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Risposta ad un intervento di Stefano Baccelli

Di Attilio Biancalana.

Sul suo sito Internet e poi sulla stampa, l’avv. Stefano Baccelli, preoccupato della eterogeneità della coalizione di centrosinistra che lo sostiene, dà la sua ricetta per la composizione dei contrasti.

Propone, da “cittadino cattolico” e da candidato alla Presidenza della Provincia, una sua valutazione inerente la laicità. Questa passa, secondo l’esponente politico, attraverso una contaminazione necessaria tra valori diversi.
Per questo ritiene necessario “tutelare i diritti delle coppie di fatto, indipendentemente dagli orientamenti sessuali” ed ha osteggiato, nel recente referendum, la legge 40 con tre sì ed un no al quesito che riguardava la fecondazione eterologa.

Mi pare che la Chiesa, con motivazioni sue proprie, abbia indicato al politico “cattolico” che ci sono valori non negoziabili nella sfera privata quanto nella sfera pubblica. Valori come la vita, la famiglia e la libertà di educazione.

Ma tralasciando queste importanti valutazioni che attengono alla libera scelta delle coscienze, sono convinto che i valori siano condizioni concrete ed essenziali per la crescita economica e sociale della persona e della comunità.. La laicità è il terreno di confronto in cui le diverse culture non si contrappongono artificiosamente ma argomentano le proprie convinzioni in modo razionale ed in senso pluralistico in funzione del bene comune. Bene comune che è il fine principale ed ultimo di ogni azione politica.

Il confronto allora passa in primo luogo sul riconoscimento delle ragioni oggettive e non su di un cedimento o di un compromesso al ribasso in funzione di una assunzione del potere politico.

Anche la nostra provincia risente di un clima di precarietà per il prevalere del relativismo etico: il declino demografico, lo sfascio delle famiglie, l’aumentato consumo di psicofarmaci, la crescente necessità di una immigrazione tale da alterare i nostri equilibri antropologici, sociali e culturali sono alcuni esempi.
Problemi concreti, reali per i quali le istituzioni possono incidere positivamente secondo una chiara scelta ed una precisa gerarchia di valori.

class="centrato">Lucca, 5 maggio 2006
Attilio Biancalana (Presidente Comunale UDC Lucca)

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