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Nuovo ospedale di Lucca a San Filippo: una scelta sbagliata sia sotto il profilo sanitario che urbanistico.

Di Piero Angelini.

La localizzazione dell’Ospedale per acuti a S.Filippo, voluta concordemente dal sindaco, dalla Regione e dall’Asl ( v. la lettera-accordo del 22/05/2003), non solo è sbagliata dal punto di vista sanitario, dal momento che è irresponsabile localizzare una struttura sanitaria in una zona che non permetterà mai più ulteriori sviluppi, ma anche da quello urbanistico, perché innesca, a S.Filippo e, a cascata, a Campo di Marte, gravi processi speculativi e degenerativi del tessuto urbano.

Questi processi speculativi ( la speculazione più violenta e selvaggia della storia della città, che crea ulteriori punti di congestione del territorio, e drena ancor più le attività commerciali del centro storico) derivano dalla scelta a monte della Regione Toscana, che, per costruire i 4 Ospedali toscani, tra cui Lucca, ha scelto la procedura della Finanza di progetto, che chiama i privati a partecipare al finanziamento del progetto ( in questo caso il 25%), ma costituisce tra la Regione ed i privati finanziatori una rete di collegamenti ed interessi, tesa ad assicurare, in modo non sempre chiaro e trasparente, la remunerazione del capitale dei privati.

Il progetto preliminare ( vinto dal gruppo Astaldi con una richiesta meno invasiva del concorrente CTS, ma anche più difficilmente remunerativa, fidando evidentemente sul successivo rapporto con la Regione) che sta alla base della gara europea, che verrà bandita a fine mese, prevede che gli appaltatori ( inevitabilmente il gruppo Astaldi) abbiano in concessione (per 20 anni) una serie di servizi verso l’Asl ( ristorazione, lavaggio biancheria, ecc., a condizioni privilegiate) , e verso i terzi ( sportelli bancari, negozi vari, market o supermarket, ecc.): la possibilità per i privati di costruire un supermercato e negozi vari, spiega la localizzazione dell’ospedale a S.Filippo, voluta dalla Regione, una zona a cui questa, naturalmente, con l’Accordo di programma, ha assicurato generosi finanziamenti per la viabilità , rendendola particolarmente appetibile per strutture della grande distribuzione, magari affidate alle Coop ; di tutte queste scelte risponde ovviamente, insieme a Fazzi, l’algido assessore Rossi, che si è personalmente interessato del problema del supermercato, di S.Filippo, se è vero, almeno, quello che ci ha confidato il sindaco nell’incontro del 15 u s.

La cosiddetta “valorizzazione” di Campo di Marte, per reperire le risorse per la costruzione del nuovo Ospedale per acuti, è anch’essa frutto dell’accordo tra Regione ( in questo caso tramite l’Asl 2) ed il sindaco Fazzi, che hanno elaborato un Piano, che prevede, a cento metri dalle mura della città , una cementificazione di oltre 170.000 mc, spalmata su tutto l’area, anche sugli attuali parcheggi, per un centro polifunzionale, con destinazioni residenziali, direzionali, commerciali, turistico ricettive, pubblici esercizi, attrezzature per lo spettacolo, ricreative e sportive, su cui, anche qui, è presumibile pensare che la prima scelta sia riservata ai previsti appaltatori privati .

I rifiuti scomposti dell’assessore Rossi e del sindaco Fazzi verso l’o.d.g. del Consiglio del 17 u.s., che riproponeva una nuova localizzazione dell’Ospedale a Campo di Marte e l’integrale tutela dell’area, si comprendono bene, alla luce delle loro responsabilità politiche; meno comprensibili le lezioncine del consigliere Tambellini, che, servile nei confronti della Regione, contrasta da mesi ogni iniziativa tesa a frenare la speculazione, dimostrandoci continuamente che è ormai meglio non far niente . Purtroppo, a Lucca, da tempo, non solo il sindaco , ma anche il capo dell’opposizione, non costituiscono più una risorsa, ma un problema per la città, che andrebbe urgentemente risolto.

Lucca, 25 marzo 2006
Piero Angelini.

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