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A PROPOSITO DELLA VICENDA FONDAZIONE BANCA DEL MONTE.

Di Fulvio Mandriota.

Possono esserci molti termini per definire l’elezione del nuovo Consiglio della Fondazione Banca del Monte: in estate, quando avvenne, il termine più appropriato apparve – forse – un “inciucio”.

A quel tempo sostenni, fra l’altro, che era la prova provata della crisi senza ritorno del centrodestra (e in particolare di Forza Italia): il voto di tre suoi membri infatti permise l’elezione di un Consiglio a maggioranza di centrosinistra!

Sulla vicenda in questi giorni, da Capannori, è stato sollevato un dibattito sulla incompatibilità del consigliere Ceccarelli. In tanti hanno detto la loro ma a mio avviso, com’è tipico in tempi alluvionali (politicamente parlando), non si centra il vero problema.
Intanto a noi risultava incompatibile non solo Ceccarelli, ma anche altri. Possibile, chiedo, che non esista un organismo di garanzia preposto a dirimere la questione? Oltre al Ministero, il Prefetto, oppure il Comitato di Indirizzo o, più semplicemente, i revisori?
Una volta sarebbe bastato un po’ di buonsenso. Al di là del caso specifico, come fa un consigliere comunale o provinciale a non essere incompatibile se esso stesso deve poi decidere di accogliere – o non accogliere – la richiesta di finanziamento dell’ente dov’è stato eletto amministratore dai cittadini (e quindi, ipoteticamente, a scapito di altri enti)?

Per l’elezione del nuovo Consiglio della Fondazione BML l’estate risultò assai calda (e l’immagine della Fondazione stessa ne uscì appannata); ma di colpo si raffreddò, i due “poli” si accordarono, i furbetti del quartiere pensarono bene che conveniva lasciar perdere, a costo di rimangiarsi quanto minacciato poche ore prima.
Secondo me, più che ricorrere al parere del difensore civico capannorese, la situazione dovrebbe essere sbloccata a livello di responsabilità politica.
L’Unione deve smarcarsi da un’impressione crescente: quella che è ormai prassi consolidata adattare le regole alle proprie convenienze (e quanto prima lo fa, meglio è: non vorremmo che a breve spuntasse fuori l’ipotesi che le delibere approvate finora dal Consiglio siano dichiarate nulle).

L’Udeur, nelle sedi competenti, si farà parte dirigente perché ciò avvenga. Ad esempio: per scalare il vertice della Fondazione BML siamo sicuri che non fossero percorribili altre strade?

Lucca, 9 gennaio 2006
Fulvio Mandriota Segretario Politico di Lucca – Alleanza Popolare Udeur

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