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Nuovo ospedale di Lucca: occorre proseguire il confronto.

Nota dell'On. Piero Angelini

Dopo la drammatica riunione del Consiglio comunale del 20 u.s., in cui, su proposta del sindaco Pietro Fazzi, sostenuto nella circostanza dall’assessore regionale diessino Rossi, si è approvato l’Accordo di programma per il nuovo Ospedale di Lucca, da parte di una maggioranza trasversale e anomala, formata dall’Ulivo, da Alleanza nazionale e dall’UDC, si tenta di mettere una pietra tombale su di un provvedimento, che continua a destare sconcerto, nella popolazione e nel personale sanitario, non tanto sulla costruzione del Nuovo Ospedale, quanto sulla sua localizzazione e sul destino di Campo di Marte.

Il segretario dei Ds Gianni Del Carlo e il capogruppo dell’Ulivo Alessandro Tambellini, hanno scritto sulla stampa, nei giorni scorsi,
che la localizzazione del Nuovo Ospedale a S.Filippo, in deroga tra l’altro alle previsioni urbanistiche, è sbagliata, ma dovuta alle scelte del centrodestra, effettuate nella seduta di consiglio del 26/06/2003, nonostante l’opposizione del centrosinistra;
che, una volta effettuata la localizzazione e partito l’appalto, ogni scelta diversa avrebbe rischiato di azzerare tutto e compromettere il finanziamento;
che, dunque, la scelta dell’Ulivo ( ma non di tutti: v. per es. il consigliere Sonnenfeld !) di approvare l’Accordo di programma sarebbe stata una scelta di responsabilità.

Dei due partiti del centrodestra che hanno approvato l’accordo, mentre l’UDC tace, continuando, sul punto, a portare avanti una politica di fattivo fiancheggiamento della giunta regionale, Alleanza nazionale, per bocca del vicesindaco Riccio, non senza qualche richiamo antico, ha giustificato l’approvazione dell’Accordo di programma come una manifestazione di fedeltà e coerenza alla scelta, sbagliata, del 26/06/2003.

Mentre le posizioni dei due partiti suddetti del centrodestra sono espressione di una maggioranza in crisi, trascinata da Fazzi allo sbando, quelle dell’Ulivo sono piene di pretesti e di falsificazione della verità; una verità che va ristabilita nella città, attraverso un confronto pubblico, che precisi le responsabilità delle decisioni finora prese e chiarisca quanto è ancora possibile fare per rimediare a scelte sbagliate.

Lucca, 2 gennaio 2006
Piero Angelini

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