A cura di Paolo Razzuoli
In occasione del Giorno della Memoria, Fucinaidee offre ai suoi lettori alcune proposte di lettura, scelte fra pubblicazioni recenti.
Anche quest’anno, come del resto ogni anno, in vista delGiorno della Memoria, sono numerosi i libri a tema pubblicati, tra romanzi, saggi, testi biografici e per ragazzi, per
ricordare quando, nel 1945, le truppe dell’Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz dai nazisti.
Qui di seguito ho selezionato alcuni nuovi libri pubblicati in occasione del Giorno della Memoria 2021, per ricordare non solo gli ebrei vittime della
Shoah, ma anche tutti coloro che furono perseguitati dal Terzo Reich per motivi politici o di razza: rom, disabili, omosessuali, testimoni di Geova, oppositori
politici, che trovarono la morte a causa delle politiche di discriminazione del regime nazista.
Ecco dunque la selezione di Fucinaidee (in cui i titoli non sono proposti in ordine di importanza) di novità da leggere, che ci riportano alla tragedia dello sterminio
di milioni di persone.
Come dicevo una “selezione”, giacché comprende solo una parte dei molti testi pubblicati.
Di Wilma Geldof
Wilma Geldof è nata nel 1962 ad Alphen aan den Rijn, nell’Olanda meridionale. Ha lavorato per anni come infermiera psichiatrica e nel Consiglio per la salute mentale
e la protezione dei bambini finché, nel 2011, non ha deciso di dedicarsi a tempo pieno alla narrativa. Nel 2016 ha avuto l’occasione d’incontrare Freddie
Oversteegen, che dopo settant’anni di silenzio ha deciso di raccontarle la sua esperienza come membro della Resistenza.
La ragazza con le trecce (Nord, traduzione di Alessandro Storti) è nato dopo due anni di colloqui, con l’intento di dare vita a un romanzo che rendesse finalmente a Oversteegen,
la più giovane partigiana d’Olanda, il riconoscimento che merita.
Di Gherardo Colombo e Liliana Segre
Liliana Segre, classe 1930, superstite di Auschwitz, testimone della Shoah e senatrice a vita, e
Gherardo Colombo, per oltre trent’anni magistrato, firmano per Garzanti
La sola colpa di essere nati, un libro a quattro mani. Un dialogo in cui ripercorrono quei drammatici momenti personali e collettivi, si interrogano sulla profonda differenza che intercorre
tra giustizia e legalità e sottolineano la necessità di non voltare mai lo sguardo davanti alle ingiustizie, per fare in modo che le pagine più oscure
della nostra storia non si ripetano mai più.
Di Lia Levi
Dal 13 gennaio in libreria Ognuno accanto alla sua notte di Lia Levi, che torna con un romanzo ambientato a Roma nel periodo delle leggi razziali,
e che narra quindi della deportazione degli ebrei romani. L’autrice, di famiglia piemontese, vive a Roma e ha diretto per trent’anni il mensile ebraico
Shalom. Con Questa sera è già domani Levi ha vinto il Premio Strega Giovani 2018.
Di Piero Terracina
E’ Uscito il 14 gennaio per Ponte alle Grazie il ricordo di uno degli ultimi sopravvissuti di Auschwitz, Piero Terracina, scomparso a Roma alla fine del 2019:
Pensate sempre che siete uomini – Una testimonianza della Shoah
(con una postfazione di Lisa Ginzburg, autrice di Cara pace) è un racconto pacato e commovente, lucido ma ancora memore della totale vulnerabilità e dello sgomento di fronte all’abominio della violenza nazista.
di Aharon Appelfeld
Guanda propone nella traduzione di Elena Loewenthal
L’immortale Bartfuss di Aharon Appelfeld (1932-2018), libro postumo del grande scrittore israeliano, autore di Storia di una vita e Badenheim 1939 (entrambi Guanda). Un romanzo
ambientato nell’Israele contemporaneo, che ha per protagonista “l’immortale” Bartfuss, sopravvissuto ai campi di concentramento. Ora, però, si ritrova
rinchiuso in un matrimonio senza speranza, prigioniero di una famiglia che ritiene solo un covo di serpi. Un uomo che lotta per sopprimere i ricordi che
teme e disprezza, mentre cerca di mantenere vivo l’equilibrio.
Di Dita Kraus
La libraia di Auschwitz (Newton Compton, traduzione di Laura Miccoli) di
Dita Kraus, nata a Praga nel 1929, racconta la vera storia dell’autrice, giovanissima prigioniera del campo di concentramento, diventata un simbolo della ribellione.
Parte della storia di Dita è stata già narrata in forma romanzata nel bestseller
La biblioteca più piccola del mondo
di Antonio Iturbe. Ora tocca direttamente alla sua voce.
Di Ada Ottolenghi
Ada Ottolenghi, nata a Valabrega (1903-1979), ha scritto le memorie familiari raccolte in Ci salveremo insieme – Una famiglia ebrea nella tempesta della
guerra (Il Mulino) negli anni ’50, dedicandole alla nipote Rossella. A lei è intitolata la biblioteca per ragazzi di Marina di Ravenna.
Di Lorenza Mazzetti
Lorenza Mazzetti (scomparsa un anno fa) racconta in Album di famiglia (La Nave di Teseo) la storia di una delle due sopravvissute all’eccidio della famiglia
Einstein in Toscana. Le uniche sopravvissute a quell’evento drammatico sono proprio Lorenza e la sorella gemella Paola. L’infanzia di Lorenza, però, è
anche altro: un susseguirsi vorticoso di sfumature, paesaggi, voci e volti di persone care, come lo zio Robert Einstein, la zia Nina Mazzetti, le due adorate cugine Cicci e Luce, e tutto il gruppo dei futuristi amici del padre. Di Lorenza Mazzetti è in pubblicazione anche Una vita, mille vite. Conversazione
con Lorenza Mazzetti (sempre per La Nave di Teseo) di Massimiliano Scuriatti.
Di Simon Stranger
Che cosa spinge il timido figlio di un calzolaio a diventare un carnefice nazista? Perché i discendenti di una delle sue vittime si trasferiscono proprio
nella casa dove lui torturava? A queste domande risponde Simon Stranger, nato a Oslo nel 1976, ne Il solo modo per dirsi addio – La sconvolgente storia
di una famiglia ebrea e del suo feroce aguzzino nazista (Einaudi Stile Libero, traduzione di Alessandro Storti), romanzo sulla volontà di esorcizzare il
dolore e sul tentativo di mantenere in vita i nomi di coloro che si sono persi.
di Harry Mulisch
Uno struggente romanzo sugli ultimi giorni dell’occupazione nazista in Olanda, firmato da Harry Mulisch, considerato uno dei grandi scrittori di lingua
olandese. Parliamo de L’attentato (Neri Pozza, traduzione di Gianfranco Coppo): Anton è solo un ragazzino quando i tedeschi distruggono la sua casa e sterminano
la sua famiglia. La sua vita sarà votata alla rimozione di ogni ricordo legato a questo episodio, fino a quando lui stesso si renderà conto di non sapere
davvero cosa è realmente accaduto.
Di Gaia Servadio
Gaia Servadio, autrice di una trentina di libri, propone per Bompiani Giudei, romanzo che narra di due famiglie ebree molto diverse: i Levi – intellettuali, amanti dell’arte,
innamorati dell’Italia e dell’italiano, felici abitatori di un piccolo paradiso in terra marchigiana ma sempre curiosi dell’altrove – e i Foà, torinesi
e filosabaudi, fieri rappresentanti di una piccola borghesia chiusa e conservatrice. È un matrimonio combinato a intrecciare storie e destini lungo un
secolo intero: una guerra, poi l’altra e in mezzo le leggi razziali, nuove famiglie, nuovi bambini, le persecuzioni, il fronte, le partenze, le perdite.
E la fatica di continuare a vivere nonostante, di reinventarsi in un mondo nuovo ma non troppo.
L’esile filo della memoria
di Lidia Beccaria Rolfi
Lidia Beccaria Rolfi (Mondoví, 1925-1996), maestra elementare e staffetta partigiana, arrestata nel 1944, fu deportata nel lager di Ravensbrück e poi liberata
dagli Alleati. Einaudi propone una nuova edizione di L’esile filo della memoria – Ravensbrück, 1945: un drammatico ritorno alla libertà (a cura di Bruno
Maida), che contiene anche i Taccuini del Lager, vergati dall’autrice durante i mesi di prigionia, che testimoniano lo sforzo quotidiano per restare vivi
e l’uso della memoria come forma di resistenza.
Di Emiliano Poddi
In Quest’ora sommersa (Feltrinelli), attraverso la figura inafferrabile di Leni Riefenstahl, “la regista di Hitler”, Emiliano Poddi racconta il tema del
male radicale da un’angolazione rara, quella della bellezza artistica. Autore teatrale e radiofonico, docente alla Scuola Holden, Poddi ha già scritto
i romanzi Tre volte invano (Selezione Premio Strega), Alborán e
Le vittorie imperfette.
di Norbert Scheuer
Un apicoltore che, nella Germania nazista, mette a rischio la propria vita per aiutare gli ebrei fuggiaschi a valicare il confine, trasportandoli nei suoi
alveari. Esce per Neri Pozza Le api d’inverno (traduzione di Chiara Ujka) di Norbert Scheuer, che in Germania per i suoi romanzi ha vinto diversi premi.
Il suo romanzo racconta da un lato un mondo improntato alla distruzione e all’odio, e dall’altro il desiderio di un futuro pacifico.
Lucca, 27 gennaio 2021