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Breve commento introduttivo

Che in Italia ci sia una sovraproduzione di norme è cosa nota; così come è altrettanto nota la confusione fra di esse, e la difficoltà di darne interpretazioni univoche.
Vuoi per l'intreccio spesso inestricabile nella "selva" di norme che regolano medesimi oggetti, vuoi per le incertezze provocate da una giurisprudenza non raramente ondivaga, cittadini e/o categorie di essi sono costretti a confrontarsi con procedure complicate e contraddittorie che, oltre a disorientare ed anche vessare, rendono arduo il rispetto delle norme.
La lettera aperta sotto riportata, inviata in primo luogo all'emittente Noitv, propone un esempio di questa situazione, peraltro riguardante una norma qual è appunto quella sulla privacy, tanto sbandierata e che tanto fa penare chiunque, a qualsiasi titolo, abbia a che fare con la conservazione di dati anche molto banali.

Paolo Razzuoli

Covid e privacy

di Lucia Maria Lena

Buongiorno,

sono una residente del centro storico che ha contratto il virus covid19.
Scrivo riguardo alle regole di conferimento dei rifiuti covid, appunto, descritte da voi e a altri organi locali di stampa.
Ciò che mi preme sottolineare di esse è l'assoluta assenza di garanzie di privacy, in quanto le persone covid positive devono posizionare i sacchi dell'immondizia fuori della porta di casa con un cartello in bella evidenza recante la scritta "Rifiuti covid"; è ovvio che nel periodo (spesso abbastanza prolungato per oggettivi problemi di tempo e di personale) di esposizione dei suddetti sacchi, popolo e paese hanno agio di trovarsi al corrente di dati che dovrebbero essere tutelati dalla legge sulla privacy, che evidentemente serve per lo più a mettere in croce solo alcune categorie di persone nello svolgimento del proprio lavoro, visto che il "garante" ha approvato il protocollo sul conferimento dei rifiuti, ma si è dimostrato MOLTO più arcigno, e miope, in casi meno gravi, a volte anche risibili, di presunta violazione della legge in questione.
Questa non vuole essere, sia chiaro, una polemica contro il Sistema Ambiente (magari si potrebbe evitare di rassicurare sul rispetto della privacy, quando per tanti motivi questo non può essere osservato) ma la sottolineatura di una grave incongruenza tra le leggi, il loro rispetto e le categorie che a questo rispetto sono tenute, in contraddizione, tra l'altro, con il dettato costituzionale che vede tutti i cittadini uguali di fronte alla legge.

Colgo l'occasione per porgere i più sentiti auguri di buon lavoro.

Lucca, 4 novembre 2020

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