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la Camera dà il via libera definitivo alla riforma del mercato del lavoro

di Paolo Razzuoli con approfondimenti di Antonio Rossetti

L'Aula della Camera ha approvato in via definitiva il ddl di riforma del mercato del lavoro, con 393 voti favorevoli, 74 contrari e 46 astenuti. La riforma Fornero, già approvata dal Senato, diventa così legge. Il 26 giugno alla Camera il governo aveva incassato la fiducia sull'articolo 18 e sulla riforma dei contratti. Il giorno successivo la terza e la quarta fiducia al disegno di legge. Il terzo articolo della riforma del lavoro è passato con 447 voti favorevoli, 76 contrari e 27 astenuti. Le precedenti fiducie erano già state votate il 26 giugno dalla Camera, la prima sull'articolo 18 e la seconda sui nuovi contratti. A favore nella prima votazione 456 deputati, 77 i contrari, 19 gli astenuti. Nel secondo voto i deputati a favore sono stati 430, 74 i contrari, 11 gli astenuti. Nella quarta, e ultima, hanno votato a favore in 438, contro 75 e 28 gli astenuti.

Cosa prevede la riforma

Il provvedimento, identico a quello licenziato dal Senato attraverso emendamenti bipartisan, punta nelle intenzioni del governo a creare un mercato meno ingessato, proteggendo il lavoratore e non il posto di lavoro e creando un nuovo sistema di ammortizzatori sociali più esteso.
La novità che ha fatto più scalpore è stato l'indebolimento dell'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori aprendo alla possibilità di licenziamenti individuali per ragioni economiche, seppur con un eventuale diritto al reintegro.
Va detto tuttavia che la riforma ha un respiro ben piu' ampio, e che l'accentuazione che si e' voluta dare all'articolo 18 ha un forte sapore ideologico.

I contratti

Sui contratti, la riforma prevede per quelli a termine un aggravio di contributi per le imprese e una riduzione degli intervalli tra un contratto e l'altro. L'apprendistato è favorito ma a patto che l'azienda mostri di aver stabilizzato almeno il 30% dei precedenti apprendisti.
Altra novità è il nuovo sistema di ammortizzatori (Aspi) esteso anche ad apprendisti e artisti dipendenti.

Per approfondire

Per approfondire la materia (una di quelle che piu' ha aceso il dibattito negli ultimi anni, e rispetto a cui molte sono le cose approssimative che si sono dette), Fucinaidee propone tre contributi di Antonio Rossetti che, dal 1984 al 1996 ha ricoperto l'importante ruolo di Segretario generale di Lucca della Cisl. Un esperto quindi, i cui contributi aiuteranno sicuramente i lettori ad orientarsi in una materia articolata e complessa.

Antonio Rossetti

Lucca, 28 giugno 2012

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