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Dallo spauracchio Baccelli alla pace di Firenze, Tambellini pronto per Palazzo Orsetti.

 

Pd e Federazione di sinistra,preparano l'ascesa del Professore.

 

di Federico Bini

 

E' di qualche tempo fa, l’improvvisa e fulminante, ma non così inattesa conferenza stampa di Stefano Baccelli, Presidente in carica della Provincia di Lucca, in cui con molto garbo istituzionale e ottima chiarezza politica, metteva alla luce alcune problematiche sociali, civili e commerciali molto serie e condivisibili.

 

Dai più famosi punti di ritrovo lucchesi, alle piazze, alle edicole, tutti erano sicuri, Baccelli se scendeva di nuovo in campo, si sarebbe candidato per le comunali come sindaco e non certo come comparsa secondaria.

 

Ma la sua ascesa non era certo ben vista da tutto il mondo politico del centro sinistra. Soprattutto dal team del professore che ormai da mesi preparava la sua elezione per Palazzo Orsetti.

 

La spaccatura con Tambellini avrebbe diviso il Pd in due parti. Politicamente un suicidio , da far gongolare il vecchio Favilla che stando al '' dividi et impera'', avrebbe avuto un altra occasione per correre da protagonista verso il sesto mandato. Ma il partito di Bersani, in questi mesi molto più compatto del Pdl, ormai vicino all' implosione, ha vissuto momenti 'febbricitanti' dal punto di vista politico. Le liste civiche o politiche moderate del centro destra , hanno visto subito in Baccelli il loro candidato, che se scaricava il fronte della Federazione di sinistra avrebbero potuto intavolare un asse politico molto interessante. Diciamo pure un laboratorio. Visto che Lucca in fondo è da sempre un ottimo laboratorio politico per le future alleanze definite poi nei meandri dei Palazzi romani.

 

 Si sarebbe avuto così un centro destra ' frammentato' ed un centro sinistra ' spaccato in due'.

Da una parte l'ala più democristiana capitanata da Baccelli stesso che avrebbe potuto costruire un’alleanza con l' Udc e forse veramente chissà anche con qualche ramo delle già citate  liste civiche moderate che fino a pochi giorni fa sostenevano Favilla. Certo ci sarebbe stato l'appoggio di Angelini che per amore del nipote non avrebbe fatto mancare il suo caloroso sostegno politico.

 

Dall'altra sponda del partito di Bersani, Tambellini. Da subito riconfermato come il candidato  sindaco per Palazzo Orsetti per tutta la Federazione di Sinistra che anzi ammonì Baccelli di far cadere la maggioranza in Provincia se deciso a rompere l’asse di centro sinistra.

 

Giorni frenetici si susseguirono. La politica lucchese in gran subbuglio. In ogni angolo della vecchia città democristiana si sentiva sussurare ancora il nome dei Baccelli, Tambellini e Favilla.

Aria di nuovi accordi politici serpeggiava tra le vie del centro storico , fino a quando però la '' pace di Firenze'' con i vertici del partito democratico sancì l accordo, forse con qualche ' mogugno' o mal di pancia, ma la decisione fu presa : Tambellini doveva legittimamente continuare la sua corsa.

 

E Baccelli ? Cosa restava del coraggioso, lampante e  scalpitante rampollo di una delle più famose ed importanti dinastie politiche lucchesi ?

 

Baccelli non è sprovveduto.Anzi. Politicamente ha un ottimo fiuto, ha dalla sua un esperienza familiare storica e certo non è sprovvisto di tatticismo politico. Sicuramente ha fatto i suoi calcoli, come infondo ogni buon politico come lui farebbe. E se non correrà a maggio per la poltrona di primo cittadino,  certamente prima o poi , potra’ essere il suo traguardo.

Non si sa bene cosa gli sia stato garantito, visto che il 31 dicembre le provincie in base al decreto del Governo Monti, saranno smantellate. Ed il Baccelli, non è di certo intenzionato a stare con le mani in mano per molto tempo. Certo è che le voci di corridoio si inseguono e le politiche nazionali non sono poi così lontane.  

 

Per una porta di Palazzo Orsetti chiusa, probabile che se ne apra una per Montecitorio!  Ma questa è una pura e azzardata previsione politica che però chissà... ...

 

Dunque l'allarme 'rosso' in casa Pd è rientrato e la coalizione del professore Tambellini, forte della definitiva e forse plausibile spaccatura e lacerazione nel centro destra, azzoppato in più dalle inchieste giudiziarie a carico di alcuni membri della giunta Favilla, compreso il sindaco stesso,  vola nei sondaggi , anche se tutti sono concordi sul fatto che non si tratterà certo di una  sfida tra le  più semplici, anche se partono in vantaggio.  

 

Il Prof non è certo persona ' ingenua ' in politica  e sa bene che tra trabocchetti, colpi bassi e molta ostilità in certi ambienti rigorosamente conservatori avrà una dura  campagna elettorale da portare a compimento. Ma non è di quelli che si spaventano facilmente !

 

Sarà certo interessante vedere se il buon Tambellini riuscirà a vincere al primo 'colpo' o andare al ballottaggio.

I sondaggi dicono che vincerà al primo turno, ma a Lucca le elezioni sono molto insidiose, non si escludono certo colpi di scena e la campagna elettorale non è ancora ufficialmente cominciata. 

 

Infondo non sarebbe poi così irreale se finissero al ballottaggio l'arguto Tambellini e l'immortale Favilla che calcoli alla mano, ha il Pdl sprofondato a picco intorno al 23%, un grumolo di liste civiche pronte a risostenerlo ed in più un Udc momentaneamente spaccata tra pro favilliani, i membri della giunta e i contro favilla , la base del partito che vorrebbe un alleanza terzo polista, ma Nedo Poli è stato chiaro : '' se si prende una decisione, la prendiamo all'unanimità, altrimenti chi non è in linea con il partito può uscire''.

 

Nell'asse del centro destra Favilla, senza paura e deciso, va avanti, ma come già detto in precedenti annotazioni, non sottovalutiamo Fazzi ed il ruggito di Leone.

 

Certo Tambellini ha la strada spianata, ma di questi tempi nevosi ed invernali le strade sono spesso ghiacciate e c’è il rischio di scivoloni... ….

 

Ma il Prof. , di animo letterario sa bene che il vento è cambiato e se Pisapia e De Magistris hanno vinto a Milano e Napoli, anche lui stavolta può vincere in casa del centro destra democristiano e berlusconiano.

 

Però stavolta a vincere non sarà tanto la bravura del Tambellini, che certo è un brav'uomo e spesso di dure e giuste parole, quanto la sua fortuna di avere difronte un panorama politico che non fa più paura come qualche anno fa.

 

I cittadini lucchesi insomma vigilano, aspettano e valutano ed alla fine saranno loro, se lo riterranno opportuno,conforme al programma ed alle loro idee politiche,  dare  il voto al professore che per la prima volta ( inteso esclusivamente come candidato sindaco) dovrà accettare il voto che spesso è lui a mettere, si , ma nei compiti dei suoi ragazzi !

 

E forse qualche quattro che ha dato nei temi a qualche alunno poco preparato sarà un voto in più per Favilla !

 

Infondo come sempre Favilla temporeggia, spera e si prepara per poi attaccare e graffiare, altrimenti non sarebbe '' il gatto e la volpe in unica persona''.

 

Il problema è che ormai anche a Lucca il vento da qualche mese  è cambiato e Tambellini come detto, lo ha capito perfettamente, altri invece sull'altra sponda non lo hanno tanto compreso ed il risultato non sarà certo dei migliori !

 

Naturalmente bisogna vedere da che parte si guarda !

 

Ma una cosa è certa, il Prof. Tambellini, è un rivale da rispettare, poichè sia di destra o di sinistra, in un paese moralmente a pezzi, egli è una garanzia etica ed umana.

Magari ci sbagliamo o ci ricrederemo,  però è giusto dare fiducia, anche a chi magari non daremo il voto perchè troppo distante dalle nostre posizioni, ma che si merita il massimo rispetto.

 

Imbocca al lupo Professore.

 

Lucca, 31 gennaio 2012

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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