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L' orgoglio di Leone, la scelta di Favilla ed il ritorno di Fazzi.

 

Lucca, cosa accade nel centro destra !?

 

( di Federico Bini )

 

Quando cinque anni fa scesi a Lucca per studiare, allora tredicenne, al liceo classico Machiavelli, mi sembrò di andare a scoprire un mondo nuovo, abituato alla realtà piccola e di montagna come a Bagni di Lucca. Una città nuova fino ad allora, visitata e attraversata per fare qualche compera nei negozi.

Ma poi, con il passare del tempo, mi sono affezzionato a questa città, l ho imparata a conoscere, a stimare ed a criticare ed oggi  'praticamente' ci vivo gran parte delle mie giornate. E con essa ho scoperto  i suoi abitanti. Mi sono sentito non un co-cittadino prestato, io provengo da ' fuori' come direbbero a Lucca, ma  mi ritengo onestamente un pieno partecipante alla vita culturale, civile e politica lucchese. Ho vissuto a Lucca in questi anni i momenti più bella della giovinezza, ma ho anche da lì cominciato a scalare i primi passi della politica.  Ho conosciuto maestri veri , persone oneste, furbacchioni e navigati, cittadini semplici, commercianti, volontari ed amici , ma in tutte queste categorie così diverse, vi è un fattore comune che a Lucca, come dimostrato l altra volta alle elezioni  tra Favilla e Tagliasacchi , li lega tutti, si vince per  '' cittadinanza'' lucchese e non per ' esportazione politica-partitica'.

 

Ho vissuto a Lucca i cinque anni Favilla, il pieno potere di forza italia, le ascese di Pera e le visite di Berlusconi, Fini e Matteoli . Insomma la piena e brillante stagione del centro destra italiano, che a Lucca erede in parte del consenso democristiano, ha costruito e sfornato, politicamente parlando, molti consiglieri e parlamentari. Ho seguito i dissidi interni al centro sinistra, le sue defezioni ed unioni nonchè  le elezioni e rielezioni di Stefano Baccelli alla provincia .

 

Ed oggi ? Cosa accade nella politica lucchese ?

 

Se il centro sinistra, dopo la tentata scesa e spauricchio di primarie di Baccelli per Palazzo Orsetti e la sua chiara e precisa presa di posizione nei confronti di tematiche politiche e civili molto condivisibili, si è ricompattata la coalizione, almeno all'apparenza, per dare stavolta pieno sostegno al  Tambellini, uomo certamente del partito di Bersani più a sinistra dei più moderati bindiniani, però stimato ed apprezzato da tutto il mondo politico per la sua onestà etica e politica, anche se critichicchiato di dar troppo retta a scelte politiche di partito prese da fuori Lucca.

 

Certamente per Tambellini sarà una sfida importante anche dal punto di vista culturale e ' conservator- tradizionale', vista la predisposizione dell elettorato lucchese a posizioni molto moderate e cristiano cattoliche, forte proprio di quella vecchia tradizione democristiana ancora oggi molto viva nell’associazionismo e vita civile lucchese.

 

Certo, tutto è cambiato. Le svolte e le scelte avvenute da Roma, il lento ma non pieno declino del berlusconismo, la rinascita di una futura e ventilata Dc, la presidenza di Monti, l’evoluzione economica hanno rimescolato il panorama politico italiano, creando un grande vuoto politico, ideologico e di potere.

 

A Roma si sono andati creando partitini e coalizioncine, ridando vita a quel multipartitismo estremo che ha governato l’Italia per molto e troppi anni, dando al paese instabilità e ingovernabilità. 

 

Ed a Lucca, come comunque anche in altri comuni e provincie,  si è risentito di questa forte ' crisi politica' proveniente da Roma ma anche da una presa di posizione forte dell’opinione pubblica italiana, stanca e delusa da una conduzione della politica molto guicciardiniana.

 

Proprio stamane a Lucca, sono stato ad ascoltare molto attentamente Luca Leone , Bicocchi e Poggi che hanno allestito nella suggestiva e piccola sala del ristorante Puccini a Lucca, la conferenza stampa in cui hanno ribadito la loro volontà di continuare ad andare avanti pur continuando a dialogare con chi ne fosse interessato.

 

'' Impegno Comune'', è questo il nome del logo con cui il gruppo di Leone è pronto a scardinare l' assise del centro destra lucchese. Ormai totalmente spaccato, personalizzato e lottizzato, nonchè sprofondato nei sondaggi locali.

 

Luca Leone ha definito molto chiaramente la sua posizione nei confronti del Pdl , Favilla , Angelini, Fazzi e Tambellini, insomma il gota della politica di Lucca. 

 

Sul Pdl ha lasciato capire ed intendere molto chiaramente che è in mano ai soliti ' noti ' che  fanno di tutto e di più, fuor che quello di risollevare un progetto ambizioso che ora si sta 'polverizzando' tra le mani di certi navigati politici che riescono difficilmente a comprendere ed interloquire con una parte di popolazione esigente per necessità, giovane e vulnerabile alle solite faccie.

 

Su Favilla e Angelini, riconoscendo le ottime doti del primo e l amicizia per entrambi, ha riconosciuto che a Lucca ormai da quaranta anni, dice Leone '' se mio nonno fosse ancora vivo e aprisse il giornale leggerebbe ancora di Favilla e Angelini''.

 

Su Fazzi è stato molto cauto e attento sapendo bene che nessuno precisamente sa veramente cosa farà il vecchio Sindaco di Lucca che molti oggi rimpiangono ma che certo non sarebbe una faccia sconosciuta per l’elettorato lucchese, ma che potrebbe essere quel volto sicuro e conciliante per proporlo come candidato del grande centro. Ma la strada è ancora lunga... ...

 

Oltre a Leone poi ha parlato Bicocchi, cordinatore politico del gruppo , ribadendo che a Lucca la '' politica è ora che si apra a tutti '' e Francesco Poggi , il quale non ha assolutamente intenzione di candidarsi a Lucca, ma sta dirigendo con la sua esperienza e conoscenza politica il giovane duo Leone-Bicocchi.

 

Netta la stoccata del Sindaco di Borgo a Mozzano a Vincenzo Placido, plenipotenziario del popolo della libertà lucchese, in quanto se Placido – dice Poggi - '' mi accusa sul giornale di fare destra sinistra centro, io gli dico che lui invece non fa nulla nulla nulla ''.

 

Dopo le domande dei giornalisti e la presentazione iniziale del logo e del nome del loro movimento, si sono dati appuntamento per la prossima settimana, a data ancora da stabilire, in cui incontreranno la popolazione per fare vari gruppi di lavoro su cui costruire il programma elettorale.

 

Curioso che mentre è finita la conferenza , usciva dal Palazzo davanti, ossia, dalla Casa Puccini, il Sindaco di Lucca , Mauro Favilla, come io l ho ribattezzato da anni '' il gatto e la volpe in unica persona''.

 

Per carità grande furbizia animalesca ha il buon Mauro, che si è intrattenuto brevemente con noi dando un ulteriore prova e dimostrazione del suo pieno e vigoroso sex appeal politico. Ma la sua carriera politica che tutti negli ambienti lucchesi ritengono tra le più illustri della provincia e della toscana, è ormai giunta al capolinea non solo per la sua non tenera e rosea età, anzi molte volte gli anziani sono più capaci dei giovani, ma poiché Favilla è sulla scena politica a Lucca da oltre quarant anni , sia come sindaco che come senatore e come accade per tutti i politici di razza, e Favilla è gran politico di razza democristiano, è si difficile da ammettere, ma poi arriva il momento in cui bisogna dire : '' basta , mi fermo, cedo il testimone''.

E il furbacchione di Favilla si è fatto più volte questa domanda, ma ha anche ribadito che non vede candidati alla sua portata che possono reggere una coalizione ampia come fu la sua cinque anni fa, anche se stavolta sarà molto ridimensionato l asse di liste che è pronto a risostenere il sindaco uscente.

 

Il rischio però è stato che l ex primo partito della città, il pdl a Lucca sia iniziato a inclinarsi su se stesso, metti poi i malpancismi interni e nazionali, le inchieste locali e romane , il non positivo bilancio di governo , ed insomma due più due in via Vittorio Emanuele II non fa più quattro , ma cinquantaquattro, 54% e per la coalizione dell agguerrito Professor Tambellini che prepara la festa di maggio, anche se il senatore Marcucci intervistato, avvisa i suoi di stare attenti che a Lucca le elezioni non sono ancora vinte e che la sfida sarà comunque dura e difficile.

 

Mauro però non molla e tenta ancora di andare avanti, sente i vari assessori, sonda il terreno da buon politico della prima ora, ma ormai è rimasto quasi solo, con lui pochi altri , relativamente pochi certo, ma incapaci di far rivincere le elezioni

 

Quindi viene da chiedersi ma perchè il Sindaco di Lucca vuole rovinare una carriera politica lunga e importante finendo con una sconfitta , anche sapendo che non ha eredi? Questione di orgoglio o puramente e squisitamente politica ?  Lessi bene tempo fa  un articolo che diceva '' in politica trombati a venti anni è un conto, c è tutto il tempo per migliorare, ma a settantacinque  anni passati insomma... … ''.

 

Le acque politiche lucchesi sono in continua ebollizione ed intanto ieri  Angelini, anche lui politico di lungo corso come Favilla,  pronto a non mollare,  ha aperto la sede di Governare Lucca, in cui, in una sala affollatissima e comprendente anche alcuni membri del pdl ed ex assessori dell’attuale giunta, è stato dato un forte segnale all’attuale primo cittadino.

 

Insomma Luca Leone prosegue la sua corsa e tira dritto, anzi drittissimo, sapendo bene che ormai il pdl è chiuso a riccio su se stesso e con Favilla sempre in sella. Lo stesso Favilla tira dritto verso la sua sesta ed ennesima candidatura a Sindaco e Fazzi in silenzio e defilatamente aspetta ... attende e chissà , il grande centro infondo è solo all’inizio.

 

Sicuramente la prossima puntata sarà ricca di nuovi colpi, anzi vecchi , perchè a Lucca da cinquantanni i colpi provengono ancora da i soliti due, Favilla e Angelini.

 

Lucca, 28 gennaio 2012

 

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