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Pesanti sacrifici nella manovra del Governo: Speriamo che veramente possano servire

di Paolo Razzuoli

Certo i sacrifici richiesti agli italiani con i provvedimenti varati il 4 dicembre dal Governo sono pesanti. Speriamo che possano veramente servire per aiutare il Paese ad uscire dalla grave crisi in cui si dibatte.

Ho seguito l'intera conferenza stampa del Governo e qualcosa di nuovo si e' sentito: un linguaggio serio e competente, una cifra stilistica istituzionale e signorile, il richiamo ai valori della solidarieta', dell'equita', del senso della Nazione e dello Stato.

Non sono certo fatti marginali, laddove si pensi ai comportamenti a dir poco disinvolti ed inopportuni a cui, purtroppo, molti governanti ci avevano ormai abituati.

La evidente competenza tecnica di tutti i ministri che hanno partecipato alla conferenza stampa, si e' coniugata con una forte cultura istituzionale e con una sentita adesione alla responsabilita' che si assumevano nel chiedere agli italiani pesanti sacrifici, non piu' procrastinabili pena l'affondare in un baratro senza ritorno.

Fra le cose dette dal presidente Monti, una mi piace sottolineare: egli in buona sostanza ha detto che mai chiedera' sacrifici agli italiani adducendo la motivazione che ce li chiede l'Europa. Cosi' posta, la questione risulterebbe inaccettabile; l'Europa cosi' sarebbe giustamente vista come un dato intrusivo nel nostro Paese: qualcosa di lontano e burocratico capace di alimentare un senso di rigetto. Diverso e' chiedere comportamenti coerenti con un'Europa che abbiamo costruito con un ruolo di grande protagonista, e con i suoi trattati che abbiamo contribuito a scrivere; un'Europa di cui siamo parte importante, che e' parte di noi, e che un suo arretramento ci trascinerebbe in un pericoloso percorso dagli esiti imprevedibili.

La manovra e' certamente pesante e gia' si affacciano vari distinguo e richieste di modifiche. I sindacati gia' hanno proclamato uno sciopero anche se, al momento, con modalita' differenti. Gia' si sono avute spontanee manifestazioni di protesta.
Insomma gia' si intravvede la difficolta' del percorso del provvedimento, nel Paese e nel Parlamento, tanto che gia' si parla del voto di fiducia.
In qualche parte la manovra potra' anche essere migliorata. Forse si poteva far meglio se i tempi fossero stati diversi; lo ha delresto chiaramente detto anche il Presidente Monti.
Molte questioni rimangono ovviamente da affrontare. Rimane ad esempio da affrontare con ben altra decisione il tema del costo della politica su cui andra' dato un deciso colpo di scure.
Voglio sottolineare con soddisfazione la scelta che viene prospettata per le province, (vedi Art.23) che saranno trasformate in organi di secondo livello: una scelta a mio avviso assolutamente coraggiosa e opportuna, come ho avuto modo di dire da tempo in varie occasioni di dibattito sul tema. E' una questione su cui penso che qualcuno cerchera' di erigere le barricate per sbarrare la strada alla scelta del Governo.

anche il capitolo della crescita andra' migliorato e rimane totalmente da aprire quello del mercato del lavoro. Su questi temi il Governo dovra' fortemente impegnarsi mettendo in campo un grande coraggio ed una forte spinta riformatrice.
La compagine governativa ha certo la fiducia degli italiani; speriamo che i giochi e gli interessi partitici non ne vanifichino l'azione!

E' deltutto evidente che il tema della crescita ha ben altro respiro rispetto alla prospettiva di un provedimento di natura prevalentemente contingente.
Il tema dello sviluppo chiama in causa una duplice dimensione: una specifica della situazione italiana, ed una piu' complessa connessa con la sostenibilita' del modello di sviluppo dell'intero mondo occidentale e dell'intero pianeta.

La societa' italiana si dibatte in una crisi complessa, come delresto attestato dal recente rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese: una crisi che si abbatte soprattutto sui giovani che invece dovranno essere sempre piu' al centro delle scelte della politica.
Una societa' che non investe sui propri giovani non ha futuro: noi troppo spesso ce lo dimentichiamo. Fare sacrifici non piace a nessuno, ma se cio' servira' per creare i presupposti per un nuovo cammino di crescita, dobbiamo affrontarli con senso di responsabilita'.
Al di la' delle improcrastinabili riforme strutturali, dobbiamo seriamente riflettere sul modello di sviluppo che il nostro Paese potra' sostenere all'interno dello scenario globalizzato, puntando sulla creativita' e sull'intelligenza della nostra classe imprenditoriale, e investendo su quanto di originale e non copiabile possediamo: basti pensare al nostro infinito patrimonio storico, culturale ed ambientale.
Premessa indispensabile e' pero' che la societa' italiana ritrovi se stessa, liberandosi dalle tossine che le ha inoculato il virus della malattia da cui oggi appare affetta.

Sul piano generale, l'Italia, al pari di tutto l'Occidente industrializzato, si trova a vivere un passaggio delicatissimo della propria storia: un passaggio nel quale appare sempre piu' evidente che occorre profondamente modificare lo stile di vita ed il modello di sviluppo. Cosi' come appare sempre piu' chiaro che le attuali regole dei mercati, primo fra tutti quello finanziario, hanno bisogno di un profondo ripensamento e del recupero di una dimensione etica che oggi hanno deltutto smarrita.

vi e' poi il tema di una concorrenza globalizzata che si sviluppa fra competitor profondamente diseguali: un contesto che, a mio avviso, e' stato affrontato con superficialita' e ritardo.

E' difficile immaginare condizioni di sviluppo al di fuori della crescita dell'economia reale. Come puo' esistere un mercato di consumatori disgiunto da un'area di produttori?

Su questi temi il mondo occidentale dovra' mettere in campo un grande sforzo di rielaborazione, culturale ancor prima che politica.
Se cio' non dovesse avvenire, i sacrifici ora richiesti potranno si' tamponare una crisi contingente, ma nulla potranno rispetto a mutamenti planetari che mettono in discussione i fondamentali del nostro modello di sviluppo.

Vediamo un po' piu' nel dettaglio

INTERVENTO DA 20 MILIARDI DI EURO

L’insieme degli interventi ammonta a circa 20 miliardi di euro strutturali per il triennio 2012- 2014 con una forte componente permanente di risparmi conseguiti. La correzione lorda è di oltre 30 miliardi in quanto sono previsti interventi di spesa a favore della crescita, del sistema produttivo e del lavoro per oltre 10 miliardi. All’interno del pacchetto è inclusa e consolidata in norme la correzione dei saldi pari a 4 miliardi previsti quale “clausola di salvaguardia” nella manovra di agosto 2011.

INTERVENTI A FAVORE DELLA CRESCITA E DELLO SVILUPPO

I risparmi conseguiti in parte sono destinati a un considerevole pacchetto di interventi a favore della crescita, del sistema produttivo e del lavoro. Attraverso la deducibilità integrale dell’IRAP-lavoro vengono favorite le imprese che assumono lavoratori e lavoratrici per un importo di 1,5 miliardi nel 2012, e 2 miliardi nel 2013 e nel 2014. Vengono previsti con l’IRAP interventi a favore di donne e giovani per 1 miliardo di euro per ciascuno degli anni del periodo considerato.; con l’introduzione del meccanismo denominato ACE di favore fiscale alla raccolta di capitale di rischio, in modo da favorire la patrimonializzazione delle imprese, si interviene con un’azione di 1 miliardo di euro nel 2012, 1,5 nel 2013 e 3 nel 2014.

INTERVENTI A FAVORE DEL TRASPORTO LOCALE PUBBLICO

Viene rifinanziato il trasferimento alle regioni per il trasporto pubblico locale; viene finanziato un programma per accelerare l'utilizzo dei fondi strutturali europei, che altrimenti l’Italia rischia di perdere; viene rifinanziato il fondo di garanzia per le piccole e medie imprese con l’obiettivo di mettere a disposizione delle PMI garanzie per circa 20 miliardi di credito.

INCENTIVI PER RISTRUTTURAZIONI E RISPARMIO ENERGETICO

Vengono resi duraturi nel tempo tutti gli incentivi per le ristrutturazioni e per il risparmio energetico estendendoli alle aree colpite da calamità naturali.

RIFORMA DELLE PENSIONI

E’ stato deciso il completamento della riforma della previdenza con l’estensione dal primo gennaio 2012 a tutti del metodo contributivo per il calcolo delle pensioni per le anzianità future. Viene istituito un sistema flessibile per l’età di pensionamento, che viene elevata a 62 anni per le donne con una fascia di uscita flessibile incentivata fino a 70 anni, per gli uomini la fascia di flessibilità è tra 66 e 70 anni. Le regole per le lavoratrici del settore privato raggiungono l’equiparazione ai lavoratori nel 2018. Malgrado la situazione estremamente difficile, è stata garantita l’indicizzazione piena delle pensioni minime e parziale per quelle fino a due volte il minimo in circostanze estremamente difficili.

TASSA SULLA PRIMA CASA (IMU)

Viene anticipata l’introduzione sperimentale dell’IMU. Tale intervento accresce il contributo che viene chiesto al patrimonio e alla ricchezza allo sforzo per superare la crisi. A ciò si aggiunge l’intervento fiscale una tantum con una aliquota dell’1,5% a carico dei capitali rientrati in Italia con il cosiddetto “scudo fiscale”. Si aggiungono altresì le imposte su taluni beni di lusso (auto di grossa cilindrata, barche, aerei).

AUMENTO DELL'IVA

L’aumento dell’IVA è deliberato in 2 punti percentuali a decorrere dal primo settembre 2012, a copertura della clausola di salvaguardia e da attuare solo nel caso in cui sia necessario. In tal modo si evita che scatti la riduzione automatica di tutte le deduzioni e detrazioni fiscali in particolare sulla famiglia. La ridefinizione delle agevolazioni andrà a finanziarie il Fondo per la Famiglia istituito dal decreto approvato oggi.

DIVIETO DI CONTANTE SOPRA I 1000 EURO

Viene attuato un pacchetto antievasione che prevede il divieto di uso del contante per pagamenti superiori ai 1000 euro; i pagamenti telematici per la PA; una fiscalità di favore per le imprese individuali e artigiane che consenta l’emersione.

LIBERALIZZAZIONE FARMACI, TRASPORTI E ORARI COMMERCIALI

E’ stato deliberato un insieme di liberalizzazioni per la vendita di farmaci, per i trasporti, e per gli orari degli esercizi commerciali; vengono potenziate le funzioni dell’Antitrust.

ABOLIZIONE DI ENTI

Il Governo ha avviato un’azione di selezione e di riordino dei programmi di spesa con l’abolizione di una serie di enti ritenuti non più utili. In particolare, le Province vengono riportate alla funzione di organi di indirizzo e coordinamento. Vengono abolite le giunte, ridotti a 10 i consiglieri provinciali, e ridotte drasticamente le spese in funzioni già svolte da altri enti territoriali.

TUTELA DEL LAVORO INTERINALE

Il Consiglio ha approvato, su proposta dei Ministri per gli affari europei, Enzo Moavero Milanesi, e del lavoro e delle politiche sociali, Elsa Fornero, uno schema di decreto legislativo per l’attuazione della direttiva 2008/104, che disciplina la tutela dei lavoratori dipendenti dalle agenzie di lavoro interinale (“agenzie di somministrazione” secondo il decreto Biagi) per migliorare la qualità del lavoro svolto da questi impiegati presso imprese utilizzatrici. Sul testo verranno acquisiti i pareri della Conferenza unificata e delle Commissioni parlamentari.

Il testo integrale del Decreto

Indice del provvedimento

Titolo I - Sviluppo ed equità

Articolo 1- Aiuto alla crescita economica (Ace)
Articolo 2 - Agevolazioni fiscali riferite al costo del lavoro nonché per donne e giovani
Articolo 3 - Programmi regionali cofinanziati dai fondi strutturali e rifinanziamento fondo di garanzia
Articolo 4 - Detrazioni per interventi di ristrutturazione, di efficientamento energetico e per spese conseguenti a calamità naturali
Articolo 5 - Introduzione dell'ISEE per la concessione di agevolazioni fiscali e benefici assistenziali, con destinazione dei relativi risparmi a favore delle famiglie
Articolo 6 - Equo indennizzo e pensioni privilegiate

Titolo II - Rafforzamento del sistema finanziario nazionale e internazionale

Articolo 7 - Partecipazione italiana a banche e fondi
Articolo 8 - Misure per la stabilità del sistema creditizio
Articolo 9 - DTA

Titolo III - Consolidamento dei conti pubblici

Capo I - Misure per l'emersione della base imponibile e la trasparenza

Articolo 10 - Regime premiale per favorire la trasparenza
Articolo 11 - Emersione di base imponibile
Articolo 12 - Riduzione del limite per la tracciabilità dei pagamenti a 1.000 euro e contrasto all'uso del contante

Capo II - Disposizioni in materia di maggiori entrate

Articolo 13 - Anticipazione sperimentale dell'imposta municipale propria e rivalutazione delle rendite
Articolo 14 - Istituzione del tributo comunale sui rifiuti e sui servizi
Articolo 15 - Disposizioni in materia di accise
Articolo 16 - Disposizioni per la tassazione di auto di lusso, imbarcazioni ed aerei
Articolo 17 - Canone RAI
Articolo 18 - Clausola di salvaguardia
Articolo 19 - Disposizioni in materia di imposta di bollo su titoli, strumenti e prodotti finanziari
Articolo 20 - Riallineamento partecipazioni

Capo III - Riduzioni di spesa. Costi degli apparati

Articolo 21 - Soppressione enti e organismi
Articolo 22 - Altre disposizioni in materia di enti e organismi pubblici
Articolo 23 - Riduzione dei costi di funzionamento di CNEL, Autorità indipendenti e Province

Capo IV - Riduzioni di spesa. Pensioni

Articolo 24 - Disposizioni in materia di trattamenti pensionistici

Capo V - Misure per la riduzione del debito pubblico

Articolo 25 - Riduzione del debito pubblico
Articolo 26 - Prescrizione anticipata delle lire in circolazione
Articolo 27 - Dismissioni immobili

Capo VI - Concorso alla manovra degli Enti territoriali

Articolo 28 - Concorso alla manovra degli Enti territoriali e ulteriori riduzioni di spese

Capo VII - Ulteriori riduzioni di spese

Articolo 29 - Acquisizione di beni e servizi attraverso il ricorso alla centrale di committenza nazionale e interventi per l'editoria

Capo VIII - Esigenze indifferibili

Articolo 30 - Esigenze indifferibili

Titolo IV – Disposizioni per la promozione e la tutela della concorrenza

Capo I – Liberalizzazioni

Articolo 31- Esercizi commerciali
Articolo 32 - Farmacie
Articolo 33 - Soppressione limitazioni esercizio attività professionali

Capo II - Concorrenza

Articolo 34 - Liberalizzazione delle attività economiche ed eliminazione dei controlli ex-ante
Articolo 35 - Potenziamento dell'Antitrust
Articolo 36 - Tutela della concorrenza e partecipazioni personali incrociate nei mercati del credito e finanziari
Articolo 37 - Liberalizzazione del settore dei trasporti

Capo III – Misure per lo sviluppo industriale

Articolo 38 - Misure in materia di politica industriale
Articolo 39 - Misure per le micro, piccole e medie imprese e per l'internazionalizzazione delle imprese
Articolo 40 - Riduzione degli adempimenti amministrativi per le imprese

Capo IV – Misure per lo sviluppo infrastrutturale

Articolo 41 - Misure per le opere di interesse strategico
Articolo 42 - Misure per l'attrazione di capitali privati
Articolo 43 - Alleggerimento e semplificazione delle procedure, riduzione dei costi e altre misure
Articolo 44 - Disposizioni in materia di appalti pubblici
Articolo 45 - Disposizioni in materia edilizia
Articolo 46 - Collegamenti infrastrutturali e logistica portuale
Articolo 47 - Finanziamento infrastrutture strategiche e ferroviarie
Articolo 48 - Clausola di finalizzazione

Lucca, 6 dicembre 2011

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