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Perche’ Governare Lucca non ci rappresenta piu’.

Comunicato con numerose firme riportate al termine del testo

Attorno alla meta’ di luglio, tramite una nota affidata alla stampa cittadina, abbiamo reso pubblico il nostro dissenso circa le scelte politico-amministrative adottate da Governare Lucca: il movimento nel quale pur abbiamo militato al momento dell’ultima campagna elettorale amministrativa e, molti dei sottoscritti, anche oltre. Pur volendo mantener fede alla dichiarata volonta’ di tenerci ben al largo da inutili polemiche (non servono e sappiamo quanto non interessano i cittadini), riteniamo opportuno rendere note alcune nostre valutazioni, quanto meno per il dovere di chiarezza che chi si occupa della cosa pubblica ha nei riguardi della cittadinanza.

La nostra scelta in favore di Governare Lucca e’ maturata su un duplice terreno:
- una dimensione di natura amministrativa, riconducibile alla proposta programmatica di Mauro Favilla ed alla consapevolezza che la sua figura costituiva una garanzia per la ricostruzione di un corretto rapporto istituzioni-societa’ civile che si era sfilacciato;
- una motivazione specificatamente politica, data dalla speranza che attorno al movimento potesse ricostituirsi quel senso della partecipazione politica che oggi e’ venuto meno.

Ebbene, Governare Lucca ha tradito entrambe le aspettative.
Sul versante politico-amministrativo, per effetto di prese di posizione di assessori, consiglieri e/o esponenti di punta, Governare Lucca ha finito per mettere sempre piu’ in difficolta’ l’azione del sindaco e dell’intera amministrazione, spesso con motivazioni palesemente strumentali, anche se ammantate dal tentativo di nobilitarle in nome del pubblico interesse e di una sorta di presunta “interpretazione autentica” del programma di Mauro Favilla.
Laddove si pretende di assurgere a unico alfiere della pubblica morale e del pubblico interesse, negando che altri possano muoversi sulla stessa strada, si cade in un pericoloso integralismo che non porta da nessuna parte.
Lascia sinceramente perplesso il tono di certi appelli rivolti al sindaco affinche’ ritorni sulla “retta via”, che altri lo avrebbero indotto ad abbandonare. Toni ancor piu’ incomprensibili, ove si consideri la lunga amicizia e collaborazione che hanno contraddistinto la vicenda del sindaco e del responsabile di punta di Governare Lucca.
La nostra valutazione e’ che Favilla ha mostrato grande equilibrio istituzionale e serieta’ politica, sapendo che il confronto, anche se faticoso, la ricerca del consenso, la pazienza del difficile lavoro di mediazione fra gli interessi legittimi che si manifestano nel corpo sociale sono la sua forza. Occorre metterlo in condizione di sviluppare al meglio la propria azione, in vista della piu’ completa realizzazione del suo programma.

Spostando il focus sull’altra motivazione della nostra scelta, e’ difficile negare che Governare Lucca ha tradito le aspettative.
Quello che doveva essere uno strumento di partecipazione, si e’ sviluppato come un feudo personale di qualcuno.
Da qui la pratica dell’ostracismo per chi dissente e, ove necessario, puo’ sempre tornare utile il ricorso a qualche refolo del venticello della calunnia.

E’ evidente che tale ambiente risulti indigesto per chi della politica non intende farne una professione, bensi’ una scelta di servizio alla citta’ e, perche’ no, una occasione di crescita culturale ed esperienziale.

Lucca, 11 settembre 2008
Ramacciotti Giancarlo, Campo Maurizio, Paolo Razzuoli, Lombardi Alessia, Pellegrini Emiliano, Del Mugnaio Renzo, Pinelli Luigi, Chiari Marco, Aldea Nicu, Tessieri Massimo, Panconi Domenico

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