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Piuss: è iniziata la concertazione sui progetti Per la riqualificazione di un’ampia area del centro storico di Lucca

Barbara Di Cesare

Il Comune di Lucca, congiuntamente alla Provincia ha convocato la prima seduta della conferenza di concertazione per il Piano Integrato di Sviluppo Urbano Sostenibile – Piuss, per la Città di Lucca.
Le amministrazioni hanno invitato a partecipare alla discussione e al confronto sui progetti, gli enti, le categorie e le associazioni: una vasta rappresentanza, quindi, della realtà lucchese, che sarà coinvolta nella pianificazione.

“Lucca Dentro – sottolinea il sindaco Mauro Favilla -, è il progetto per la riqualificazione di una parte significativa del centro storico, che l’amministrazione intende proporre, avviando un percorso di confronto con la cittadinanza, per realizzare un Piuss - Piano Integrato Urbano di Sviluppo Sostenibile. Il Comune di Lucca intende proporre alla Regione Toscana un proprio progetto che interessa il recupero per un’ampia zona urbana, candidandosi così a una parte dei finanziamenti previsti; Lucca ha il vantaggio di disporre di ampi immobili, di proprietà del Comune, da recuperare e riqualificare. Il PIUSS è caratterizzato da un insieme coordinato di interventi, pubblici e privati, non a carattere speculativo; lo scopo è quello di intervenire nel tessuto urbano cittadino per riuscire a cogliere importanti opportunità di sviluppo. La città potrà essere rigenerata, potenziata e rivitalizzata, portandovi nuovi servizi, funzioni e attività.
Il progetto ‘Lucca dentro’ si svilupperà secondo una strategia di concertazione istituzionale ispirata ai modelli più aggiornati di democrazia urbana, che preveda la partecipazione attiva della cittadinanza, degli enti, degli operatori, delle categorie coinvolte o interessate dagli interventi previsti. E’ quindi vitale che i lavori che da oggi a fine anno ci permetteranno di presentare il progetto definitivo “Lucca Dentro”, si svolgano in un clima di confronto e condivisione in grado di far entrare in campo tutte le sinergie del tessuto sociale in vista di questo obiettivo comune”.

Per il presidente della Provincia Stefano Baccelli può rappresentare una grande opportunità

PIUSS: E’ NECESSARIO UN RESPIRO URBANISTICO E LA PROMOZIONE DI UN INTERESSE PUBBLICO FORTE

“Il Piuss – sostiene il presidente Baccelli – può rappresentare una grande opportunità per la valorizzazione e lo sviluppo del centro storico e di tutta la città di Lucca, se saprà esprimere un interesse pubblico forte, capace di interpretare esigenze e bisogni della comunità cittadina in termini di qualità della vita e di sviluppo”.
“E’ evidente che non si tratta di identificare solo una semplice serie di interventi edilizi – continua Baccelli – si tratta piuttosto di mettere a fuoco e sviluppare un progetto di respiro urbanistico, una visione strategica della Lucca del XXI secolo (che identità, che vocazioni, su quali opportunità di crescita operare) sulla base della quale definire un piano organico per dare risposte a fenomeni quali il progressivo calo dei residenti, l’impoverimento di attività artigianali e commerciali, il trasferimento all’esterno di uffici e studi professionali, la carenza di spazi per i giovani, le opportunità legate al turismo e alla cultura”.
“Qualità della vita – conclude il presidente –, sostenibilità ambientale ed economica, innovazione e inclusione sociale dovranno essere i parametri fondamentali di un progetto che dovrà svilupparsi grazie al contributo di tutte le forze e rappresentanze della città e che per qualità e arricchimento di funzioni e di nuovi servizi, dovrà portare Lucca a confrontarsi con le più aggiornate esperienze di sviluppo urbano presenti oggi a livello internazionale”.

CHE COSA SONO I PIUSS

L’amministrazione comunale, nel proseguire l’opera di riqualificazione della città, attraverso il recupero dei monumenti e delle piazze centrali, in un quadro programmatico che miri al rilancio urbano, alla valorizzazione del patrimonio alla promozione della città di Lucca, intende perseguire la possibilità di ottenere risorse attraverso i Piuss.
I finanziamenti derivano principalmente dai fondi strutturali dell’Unione europea, che nel periodo di programmazione 2007-2013 riserva notevoli risorse alle città, privilegiando interventi di riqualificazione delle aree urbane.

Nella nostra Regione, le risorse provenienti da uno dei suddetti fondi strutturali (il Fondo europeo di sviluppo regionale – FESR -), sono destinate al Programma Operativo Regionale (POR) Toscana “Competitività e occupazione” 2007-2013; alle politiche urbane è riservato come volano prioritario per l’attuazione degli interventi l’utilizzo dello strumento dei PIUSS (Piani Integrati di Sviluppo Urbano Sostenibile).
Possono presentare un PIUSS i comuni toscani con popolazione superiore a 20.000 abitanti. Il PIUSS deve prevedere una spesa pubblica totale ammissibile al POR non inferiore a 20.000.000,00 di Euro e non superiore a 50.000.000,00 di Euro. Questo significa che, in linea di massima, il finanziamento regionale ammonterà dai 10 ai 30 milioni di euro e che il finanziamento a carico dei soggetti presentatori dovrà attestarsi pertanto sugli stessi importi.

Con delibera 205 del 17 marzo 2008 la Regione ha approvato il Disciplinare di attuazione dei PIUSS, che li definisce e finalizza.

DEFINIZIONI E FINALITÀ

Secondo il disciplinare della Regione Toscana, fra le altre cose il PIUSS:
- costituisce un insieme coordinato di interventi, pubblici e privati, per la realizzazione – in un’ottica di sostenibilità - di obiettivi di sviluppo socioeconomico, attraverso il miglioramento della qualità urbana ed ambientale e una razionale utilizzazione dello spazio urbano;
- è identificato, secondo un approccio di pianificazione complessa urbana, come strumento di sviluppo economico locale e di rigenerazione urbana, che opera prevalentemente mediante interventi di recupero, riqualificazione, riconversione e valorizzazione del patrimonio urbano esistente.

In questa logica, il PIUSS, fra l’altro, persegue alcune finalità, anch’esse descritte dal disciplinare come incrementare l’attrattività e la competitività urbana, interpretando i temi della tutela e della cura dei contesti locali in connessione con le esigenze della crescita, con un’idea di sviluppo come potenziamento delle capacità competitive del territorio; definire un complesso di interventi in cui la sostenibilità, intesa fra l’altro come valorizzazione delle risorse e delle identità locali, costituisca una condizione e qualità immanente dello sviluppo, integrando strategia territoriale e strategia ambientale.

Le finalità dei PIUSS possono essere realizzate mediante interventi di recupero, valorizzazione e riqualificazione dell’ambiente fisico esistente per destinarlo alla fruizione collettiva e alle funzioni terziarie avanzate mediante una strategia integrata di sostenibilità sociale, ambientale ed economica. Si intende in questo modo sostenere processi di riqualificazione, valorizzazione e rigenerazione dei contesti urbani a maggiore densità insediativa e produttiva, al fine di migliorare la competitività delle realtà urbane coinvolte e renderle più attraenti, anche attivando azioni incisive, mirate e concentrate di marketing territoriale.

LA NECESSITÀ DI UN GRANDE PROGETTO

Lucca si trova quindi nella invidiabile posizione di disporre di grandi aree e volumi edificati, tutti di proprietà pubblica e tutti liberi da destinazioni di uso. Tali ricchezze, se non vengono velocemente riportate a vita attiva e produttiva, rischiano di diventare un peso insopportabile per l’Amministrazione Pubblica e d’esser destinate ad un drammatico degrado.
Questo è l’obiettivo del gran progetto LUCCA DENTRO, che agisce da “filo rosso”, ma anche da matrice contemporanea di rigenerazione dei tessuti storici.
LUCCA DENTRO interpreta al meglio il bando per i fondi PIUSS (Progetti Integrati di Sviluppo Urbano Sostenibile) cercando infatti di coniugare il recupero dei beni, la loro valorizzazione e la loro sostenibilità economica.

Per fare ciò LUCCA DENTRO parte da due presupposti chiave:
-considerare, anche da fuori in un vasto raggio, le problematiche urbane, quali l’accessibilità, il controllo ambientale, le pari opportunità per i giovani, l’adeguamento alle tecnologie più avanzate;
-fare agire a sistema le nuove destinazioni d’uso da inserire negli edifici recuperati, e parimenti far nascere, anche negli spazi aperti, un misto di attività e socialità, ingredienti primari della qualità urbana.

LUCCA DENTRO

Lucca Dentro vuol essere un programma completo, chiamato a risolvere anche i problemi che le provengono da “fuori”, (come la viabilità, i collegamenti ferroviari, l’accessibilità al centro storico)

LA MANIFATTURA TABACCHI COME SPAZIO CENTRALE

Nell’area scelta, zona Sud- Ovest della città, il volume di gran lunga più significativo è rappresentato dal complesso immobiliare dell’ex Manifattura Tabacchi.
Tale complesso, che risulta costituito da alcune permanenze architettoniche dell’antico convento di S. Domenico inglobate in strutture più recenti cui sono stati addizionati fabbricati pressoché moderni, si presta ad accogliere una vasta gamma di funzioni e di attività, sia pubbliche sia private, in quantità e armonia tale da poter configurare l’insieme come una sorta di cittadella racchiusa nella città murata.
Tra le funzioni possibili, oltre ovviamente a quelle già presenti, potrebbero essere inserite strutture commerciali, attività ricettive di alto livello con annessi idonei luoghi per attrezzature convegnistiche che si integrino con le disponibilità pubbliche esistenti, uffici pubblici e privati, esercizi pubblici, ecc., tutte funzioni che, opportunamente modulate all’interno di un progetto di ristrutturazione rivolto a favorire una forte permeabilità dell’insieme, ne agevolino l’effettivo reinserimento nel tessuto vivo cittadino aprendolo ad una intensa frequentazione pubblica.

POTENZIALITÀ

La nuova manifattura può quindi cominciare ad essere da subito, mentre il progetto è in divenire, centro di promozione della città, chiamando a collaborare le eccellenze culturali, le fondazioni le altre istituzioni pubbliche e le associazioni (quali Sovrintendenza, Archivio di Stato, Provincia di Lucca, Teatro del Giglio, Fondazione Ragghianti, Lucca Comics, Lucense, Fabbrica del Palazzo, Opera delle Mura…..) ed altri bravissimi solisti, che si esprimerebbero ancora meglio se chiamati a partecipare alla programmazione e alla preparazione del cartellone culturale.
Un organismo di programmazione agile ed efficiente, che nasce con qualità di regia e sensibilità aperta alle varie forme di cultura, e soprattutto al dialogo fra storia e contemporaneità. Si chiamerà semplicemente LUCCA DENTRO.

Le potenzialita' del progetto

Se il PIUSS e gli altri interventi che fanno parte del “gran progetto” centreranno gli obiettivi fissati i risultati ipotizzati e conseguentemente prodotti porteranno a “far esplodere” tutte le potenzialità possedute dal progetto Lucca Dentro, potenzialità che abbiamo individuato in particolare in una serie di temi di seguito illustrati:

1) LUCCA DENTRO quale progetto pilota di qualità urbana

Lucca ed il suo territorio dovendosi confrontare con alcuni nodi di scala globale, quali le grandi problematiche ambientali, non esaurientemente sino ad oggi affrontati dalla città e dal suo territorio, hanno scelto di farlo proponendosi come sede prestigiosa di un progetto-pilota di qualità urbana, il progetto LUCCA DENTRO, che attirerà sulla città attenzioni, contributi, personaggi di spicco.

2) LUCCA DENTRO quale catalizzatore di partecipazione pubblica e privata

Un progetto di tale portata chiama ad impostare un format inedito, al fine di attivare la partecipazione delle istituzioni e dei privati nelle loro migliori potenzialità ed attitudini, organizzative ed intellettuali, e quella dei cittadini, singoli od organizzati.
Il progetto deve essere utopistico quel tanto da costituire innovazione, ma anche realistico quanto basta ad intrigare l’investimento privato: l’offerta deve essere allettante e facilmente realizzabile.
Il progetto infine, deve essere coerentemente leggibile e partecipato, e porsi il consenso dei cittadini non tanto quale obiettivo ma quale strumento per la sua costruzione e la sua gestione.

3) LUCCA DENTRO per mettere le antiche strutture a lavorare a sistema

LUCCA DENTRO parte dall’individuazione di significative potenzialità, in questo senso, all’interno della cerchia di mura e vuole conseguentemente coinvolgere in un’idea neoilluminista, che va (spalmata e) diffusa su tutto il tessuto urbano, le antiche strutture messe in condizione di lavorare “a sistema” (in primo luogo gli edifici e i monumenti più prestigiosi, le Mura soprattutto), i principali presidi della città interna ed esterna, anche riguardo l’attrazione turistica.

4) LUCCA DENTRO per risolvere i problemi che vengono da Lucca Fuori

LUCCA DENTRO vuol essere un programma completo, chiamato a risolvere anche i problemi che le provengono da “fuori”, sapendo dare soluzioni, per esempio, al problema dell’accessibilità di una città che, intesa territorialmente, è quasi totalmente basata sul mezzo privato ed è avviluppata da un eccesso di svincoli di tipo autostradale.

5) LUCCA DENTRO per creare luoghi simbolici a consumo zero

Il Comune di Lucca è nella media del dato nazionale riguardo il consumo energetico per abitante, ma, se si considerassero il settore cartario ed altri insediamenti industriali presenti nel territorio, sia il consumo che le risultanze inquinanti aumenterebbero significativamente.
L’azione capillare di risparmio sarà sostenuta dalla creazione di “luoghi simbolici a consumo-zero”, cioè spazi pubblici energeticamente autosufficienti.
Energeticamente autosufficienti dovranno essere le nuove strutture a scala cittadina, i nuovi “luoghi di relazione” che il progetto LUCCA DENTRO propone come ipotesi di “qualità evolutiva” e modello per gli interventi futuri.

6) LUCCA DENTRO per adattare ai numeri del turismo di oggi la qualità urbana

Parlare di turismo, a Lucca, intendendo parlarne alla stregua di un conclamato modello di città d’arte e di storia, rischia di mistificare il problema o di ridurlo ad un semplice schema organizzativo. Il meeting point creato all’interno della ex Manifattura sarà lo strumento per offrire il meglio della città con vari programmi di visita e di approfondimento, migliorare la qualità delle visite brevi, ma far desiderare di tornare, con più calma e riflessione, per apprezzare tutto quanto la città ha e non può essere esaudibile nell’arco di una visita giornaliera.
Il progetto tiene conto di questo punto cruciale, cioè la città vista come sistema di accoglienza: è nel DNA di Lucca e nella sua storia.

7) LUCCA DENTRO per creare la struttura ideale di orientamento e accoglienza

L’arrivo dei turisti in città è oggi per lo più effettuato con sbarchi dai pullman in fermata provvisoria, a motori accesi, davanti alla porta Sant’Anna. Spesso capita che i tre posti di sbarco siano occupati e si assiste quindi a dei tentativi in doppia fila e/o a complicate manovre, pericolose ed ingombranti. Stessa scena può verificarsi davanti a Porta San Pietro e Porta Elisa. L'idea, che nasce dal restauro della ex-Cavallerizza e da esso trae sviluppo, è quella di utilizzare una parte del parcheggio Palatucci come terminal principale per i bus turistici, facendo entrare i gruppi a piedi attraverso la porta San Donato, posta a pochi metri (200 circa), ed utilizzare la Cavallerizza, vicinissima alla porta, come struttura di orientamento e luogo di promozione dell'identità urbana della città. Così facendo una delle funzioni 'pesanti' di Piazzale Verdi, cioè lo sbarco turistico, potrebbe essere trasferita facilmente e troverebbe migliore qualità urbana. L’altra funzione pesantissima, quella della stazione dei bus, è già destinata saggiamente a lato della stazione ferroviaria.

8) LUCCA DENTRO per creare la Lucca dei Giovani

Lucca rimane città aperta alle fusioni in senso verticale ed orizzontale fra studenti, lavoratori, artisti. Si formano in città frequenti e numerosi aggregati di giovani che esprimono insospettabile vivacità creativa. Il fenomeno è tuttavia effimero e debole. La mancanza di strutture è tale che l’iniziativa spesso muore prima di affiorare. La ristrutturazione della ex Manifattura Tabacchi, pensata come obbligatoriamente includente l’autosufficienza energetica, fisica, filosofica, produttiva, la sua trasformazione in una struttura a consumo-zero che parla già da se stessa di innovazione e di contemporaneità, è l’occasione per far diventare tale fenomeno più forte e strutturato.

Lucca, 23/07/2008

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