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Nuovo ospedale - Favilla scrive a Rossi:
“Monoblocco al Campo di Marte, ecco come fare”

Barbara Di Cesare

Il sindaco Mauro Favilla ha scritto all’assessore regionale Rossi specificando con una dettagliata relazione tecnica il “no” dell’amministrazione all’ubicazione del nuovo ospedale a San Filippo e illustrando come sia possibile realizzare il nuovo ospedale nell’area di campo di Marte, senza dover procedere all’abbattimento di nessun palazzo o casa, poiché i metri quadri liberi a disposizione non sono inferiori a quelli che si potevano mettere a S. Filippo.

“Facendo seguito ai precedenti incontri – sottolinea il sindaco alla Regione – indichiamo la possibile proposizione di collocazione alternativa a quella di S. Filippo. Il Comune di Lucca, tra le soluzioni possibili, conformi al Piano Strutturale e al Regolamento urbanistico che disciplinano l’uso del territorio, ha indicato quello del posizionamento della nuova struttura nell’area del Campo di Marte, che presenta numerosi vantaggi urbanistici, tecnici ed economici, rispetto ad ogni altra ipotesi”.
Il sindaco Favilla sottolinea come abbia ricevuto mandato dai cittadini che lo hanno eletto di portare avanti la soluzione della localizzazione al campo di Marte: “Soluzione alternativa rispetto alla scelte effettuate nell’ambito dell’Accordo di Programma che muove da una serie di considerazione di carattere urbanistico che, tendono a riaffermare la centralità dell’attuale localizzazione del presidio ospedaliero”.

Alla lettera firmata dal primo cittadino fa seguito una relazione tecnica elaborata dagli uffici comunali competenti nella quale si spiegano tutti i dettagli.

Relazione tecnica

Area S.Filippo:

L’area di S. Filippo rispetto alla localizzazione dell’attuale ospedale presenta una serie di criticità che possono essere sintetizzate nei seguenti punti:

Pericolosità idraulica

l’intervento previsto a S. Filippo dovrebbe prevedere la messa in sicurezza dal punto di vista idraulico sia per la condizione attuale sia in previsione della realizzazione delle nuove aree impermeabili e dei nuovi servizi;

Vulnerabilità idrogeologica

l’area di S.Filippo è caratterizzata da alta vulnerabilità e la realizzazione degli interventi, in particolare nella fase di cantiere, e quella dei parcheggi permeabili, comporterebbe un significativo rischio di inquinamento delle falde;

Aspetti vegetazionali

la modifica dello stato dei luoghi potrebbe alterare, se non significare la perdita, di un piccolo ecosistema presente nell’area formato da singoli elementi che nell’insieme, però, concorrono ad evidenziare una certa naturalità della zona;

Sistema insediativi

l’intervento previsto a S. Filippo comporta un significativo aumento del carico urbanistico in relazione ad un servizio a forte attrazione di utenti e addetti in una zona a prevalente destinazione residenziale.

“Nella relazione tecnica, è stato altresì specificato – aggiunge il sindaco Mauro Favilla – che l’area di S. Filippo, delimitata dalla viabilità di progetto a Sud e dall’edificato esistente sugli altri lati, non consente alcuna eventuale possibilità di espansione e di sviluppo futuro, anche per quanto attiene il sistema dell’accessibilità, essendo, di fatto, precluso il ricorso a una forma di mobilità alternativa quale potrebbe essere quella rappresentata dal collegamento ferroviario”.

Contemporaneamente, nella relazione tecnica, il Comune dettaglia anche i vantaggi di una localizzazione nell’Area di Campo di Marte.

Area di Campo di Marte

piantina della ubicazione prospettata per il nuovo ospedale

Anzitutto l’area nel suo complesso, così come definita e individuata dal Regolamento Urbanistico nello specifico Progetto Norma n.1, è ubicata in un punto nodale della comunicazione a scala extra-urbana (via del Brennero e via Pesciatina) ed urbana (i viali di circonvallazione) e la sua localizzazione nell’immediate vicinanze della cinta muraria, che fa sì che rappresenti un ideale punto di cerniera tra il centro storico e l’immediata periferia.

E’ da rilevare, inoltre, che l’attuale ospedale, così come lo conosciamo oggi, è il risultato di una serie di ampliamenti attorno al nucleo principale realizzato a partire dal 1930, che non presenta da un punto di vista architettonico elementi di omogeneità né emerge da essi alcun tipo di valore inteso come qualità del costruito, ad eccezione del cosiddetto ‘ospedale vecchio’, per cui su tale area, su cui peraltro già insistono edifici di recente costruzione, risulta facilmente inseribile un elemento caratterizzante l’intero complesso, come può essere la nuova struttura ospedaliera.

Da un punto di vista planimetrico, infatti, il suddetto monoblocco potrà essere localizzato nella porzione, Est attualmente interessata dalla camera mortuaria, dal parcheggio pubblico ed in parte da un’area destinata a verde.

“Fra le soluzioni possibili la più semplice pare quella della localizzazione al posto dell’Obitorio – sottolinea il sindaco –. Dal confronto con alcuni medici, è stato evidenziato come l’attuale struttura non sia più corrispondente alle esigenze del servizio e che, comunque, quindi, si dovrebbe procedere a un suo rifacimento o alla costruzione di una nuova struttura. In questa ipotesi, come specificato nell’analisi tecnica, la funzione della camera mortuaria potrà essere trasferita nella zona adiacente, attualmente libera da qualsiasi vincolo, al fine di garantire una continuità fisica tra le varie funzioni ospedaliere, così come con quelle che eventualmente potranno rimanere negli attuali edifici e costituire un indubbio vantaggio rispetto alla soluzione di S. Filippo”.

Il nuovo parcheggio potrebbe essere localizzato nell’ampia area a Nord della caserma dei Vigili del Fuoco con una superficie superiore all’attuale e facilmente accessibile sia da via delle Cornacchie che dal prolungamento di via Borgognoni. La parte residuale dell’area individuata dal Progetto Norma potrebbe, infine, essere lasciata a verde, così da costituire una sorta di schermatura nei confronti degli edifici esistenti.

Per quanto attiene il sistema dell’accessibilità l’Amministrazione Comunale ha in corso di realizzazione il tratto di collegamento con la SS.12 del Brennero del cosiddetto asse suburbano ed ha inserito nel Piano delle opere pubbliche 2008 il prolungamento di via Salticchi, che rappresenta l’ideale completamento della maglia viaria a Nord della città idonea, tra l’altro, a disimpegnare agevolmente anche l’area di Campo di Marte.

“Guardando al futuro – sottolinea ancora il sindaco Favilla – nella relazione tecnica è stato anche sottolineato come la vicinanza, con la linea ferroviaria potrebbe costituire un ulteriore importante elemento di accessibilità laddove venisse realizzato il servizio di metropolitana di superficie, così come ipotizzato, con la creazione di una specifica stazione per l’Ospedale”.

La comunicazione del Comune di Lucca alla Regione si chiude con l’invito a “demandare a incontri fra i rispettivi tecnici incaricati il preliminare confronto in merito, pienamente disponibili a ogni ulteriore riunione” che la Regione vorrà stabilire.

Lucca, 06 dicembre 2007

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