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Crescono i consensi alla proposta di un ospedale unico della Valle del Serchio

di Raffaello Papeschi

Finalmente anche tutti i sindaci della Media Valle e Garfagnana si sono espressi pubblicamente, dopo che lo avevano fatto anche i medici delle rispettive zone, a favore di un ospedale unico della Valle, che sostituisca gli obsoleti ospedali di Castelnuovo e Barga. La razionalizzazione del servizio sanitario non può che passare attraverso la riunificazione, come già è avvenuto in Versilia. Il nostro comitato rivolge perciò un pressante appello al Sindaco di Lucca perchè si faccia promotore di una revisione dell'Accordo di Programma sottoscritto dalla precedente aministrazione, che preveda non solo il cambiamento dell'ubicazione del nuovo costruendo ospedale da S. Filippo a Campo di Marte, ma includa nell'Accordo anche la costruzione del nuovo Ospedale unico della Valle.

Tale scopo può essere raggiunto con la ripartizione degli stanziamenti finanziari previsti in due metà, una per costruire un nuovo Padiglione Chirurgico-Radiologico-Pronto Soccorso a Campo di Marte, l'altra metà per la costruzione del nuovo Ospedale della Valle, in località che i Sindaci stessi dovrebbero scegliere. Lucca infatti non ha bisogno di un intero nuovo ospedale, in quanto le due strutture costruite negli ultimi dieci anni sono dotate di 200 posti-letto, con camere a 2-3 letti perfettamente a norma di legge. Sarebbe quindi sufficiente integrare l'esistente con un nuovo padiglione Chirurgico di altri 200 posti-letto, da collegare con gli altri tramite passerella aerea. La situazione di Lucca è assai diversa da quelle di Pistoia, Prato e Massa Carrara, che effettivamente abbisognano di un intero nuovo ospedale. Si ritiene quindi necessario stralciare la nostra situazione da quella prevista dal SIOR e rinegoziare con la Regione l'Accordo di Programma.

Si sollecita infine il Sindaco di Lucca affinchè nella trattativa con la Regione si ridiscuta il ruolo di Lucca nell'Area Vasta, chiedendo fermamente che tale ruolo non venga svilito a struttura sussidiaria dell'ospedale di Pisa, e ottenendo esplicite garanzie per l'assistenza sia territoriale che intraospedaliera ai pazienti di media e lungo-degenza dopo la dimissione dalla struttura per alta intensità di cura, come attuato dalla Regione Emilia-Romagna per i nuovi ospedali di Modena e Sassuolo e dalla Regione Veneto per il nuovo ospedale di Mestre.

Lucca, 28 ottobre 2007
Raffaello Papeschi, Comitato "Lucca, per una Sanità Migliore"

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