logo Fucinaidee

Assessore Leone: “A Lucca nessun strumento derivato e nel 2007 meno tributi locali degli altri capoluoghi toscani”

Barbara Di Cesare

Si è parlato recentemente dell’utilizzo degli strumenti derivati da parte degli enti locali, in particolare di swap, che stanno creando diverse difficoltà a Comuni, Province e Regioni. L’assessore alle finanze, Luca Leone, conferma che “Lucca non ha mai concluso contratti derivati con istituti finanziari, ed è pertanto al riparo dai rischi che l’utilizzo di tali strumenti può comportare”.

Pressione fiscale

Le notizie positive non finiscono qui, infatti da un’analisi della fiscalità locale, condotta a confronto con le altre città della Toscana è emerso che per il 2005 la città di Lucca è all’8° posto in Regione.
“Nei giorni scorsi poi – sottolinea Leone - è uscito lo studio nazionale de “Il Sole 24 ore” che fa riferimento, in particolare, all’ICI, alla Tarsu-Tia e all’addizionale Irpef per l’anno 2007. Il dato nazionale fa della Toscana la “regina d’Italia”, sottolineando come i toscani siano spremuti dalle tasse, ma evidenzia anche il contesto favorevole “lucchese”, rispetto a quello delle altre città capoluogo. A Lucca il prelievo pro-capite è di 436 euro, di poco sotto la media nazionale di 439 euro (+8,5% rispetto all’anno 2006), mentre tutte le città capoluogo della Toscana sono al di sopra della media nazionale, fatta eccezione per Carrara e la nostra città. Lucca è il capoluogo toscano dove si pagano minori tributi locali. Siena quello dove si pagano più tributi locali d’Italia con 690 euro pro-capite, ma in “ottima” posizione sono anche Firenze (623 euro), Pisa (589 euro), Massa (553 euro).
Come si può notare il divario con Lucca non è di poco conto, soprattutto tenendo conto che nella nostra città, negli anni passati il governo di centrodestra è riuscito a tenere bassa la pressione fiscale senza tagliare i servizi”.
Leone sottolinea come nel 2007, la stragrande maggioranza dei Comuni abbia aumentato l’addizionale irpef: “La media regionale è dello 0,46%, se è vero che a Lucca l’addizionale è allo 0,5% dal 2002 è altrettanto vero che l’ICI è tra le più basse della Toscana, ed è rimasta invariata da 5 anni. L’aliquota ordinaria è fissata al 5,5 per mille (contro la media regionale del 6,76 per mille).
205 comuni della Toscana (oltre il 71% del totale) hanno applicato nel 2007 il massimo dell’aliquota previsto, cioè il 7 per mille. L’aliquota per l’abitazione principale, poi, a Lucca è ridotta al 4,5 per mille, con una detrazione di 124 euro (258 euro per gli anziani ultra 65enni), più dei 103 euro previsti per legge. Proprio per effetto della detrazione, il gettito ICI, già tra i più bassi in Toscana, si riduce di circa il 50% in un contesto che riserva ancora all’imposta sugli immobili il ruolo di caposaldo della fiscalità locale”.

Finanziaria e ICI

Al consiglio direttivo dell’Anci-Toscana (associazione dei Comuni) si è discusso delle maggiori detrazioni ICI previste nella proposta di finanziaria del Governo. “Il consiglio direttivo, presieduto dal sindaco di Pisa, Fontanelli – sottolinea Leone -, ha approvato all’unanimità un documento che critica la scelta del Governo di intervenire sulle detrazioni dell’ICI, in contrasto con un progressivo federalismo fiscale intrapreso da anni. I Comuni richiedono di rivedere il metodo delle detrazioni, garantendo certezze ai Comuni per la compensazione derivante dal minore gettito ICI. Anche se ritengo assolutamente giusto ridurre il carico ICI, in particolare per l’abitazione principale, mi preoccupano però le modalità e la volontà di scavalcare i Comuni. Della riduzione ICI, peraltro, parlarono per primi Silvio Berlusconi ed il Polo delle Libertà alla vigilia delle ultime elezioni, finendo per essere immediatamente criticati da Prodi e dalla sinistra che ora mira a fare lo stesso, solo nella speranza di recuperare un minimo di credibilità e consenso.
Nell’interesse dei cittadini, quindi, seguo, con attenzione la discussione sulla finanziaria. Dopo l’assestamento generale al 30 novembre, l’amministrazione Favilla, infatti, si metterà a lavorare al bilancio di previsione 2008, rispetto al quale, tuttavia, sarà necessario tenere in ampia considerazione la situazione dei Lodi con Iole immobiliare e AeG”.

Risposta a Lazzarini

“Rispetto alla questione AeG – sottolinea Leone - nei panni dell’ex sindaco Lazzarini, avrei evitato di difendere le scelte compiute, cercando di addossare le responsabilità alle Amministrazioni di centro-destra successive. Non mi ricordo ormai quante volte e a vari livelli, ho già avuto modo di evidenziare l’inopportunità amministrativa e politica di concludere un appalto per il recupero dell’evasione, pochi giorni prima delle elezioni comunali del 1998. Lazzarini concluse un appalto che avrebbe creato notevoli difficoltà alle successive amministrazioni, ingessandone con un regolamento mal fatto, le scelte e le possibilità operative, come purtroppo è avvenuto”.

Lucca, 27 ottobre 2007

Torna all'indice dei documenti
Torna alla prima pagina