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A PROPOSITO DI BARRIERE: Dopo i convegni e le leggi agire in concreto

di Antonio Rossetti

La periodica ricorrenza di date e di giornate dedicate a specifici temi sociali, quali le giornate per l’anziano, per il bambino, per la donna, per le varie malattie, handicap e per altro ancora, sono importanti momenti di sensibilizzazione e di attenzione ad argomenti che, nella quotidianità sono presenti, in modo prevalente, come problema per coloro che ne sopportano il peso per le persone vicine.

Per non cadere nella ripetizione di iniziative che esauriscono il loro scopo nel giorno stesso in cui si svolgono, occorre qualcosa di più del dire e comunque occorre comprendere ciò che si intende affrontare con l’iniziativa stessa per agire nel concreto.
In questo caso il tema è quello delle barriere, e nello specifico delle barriere architettoniche e delle barriere frutto dell’innovazione tecnologica.

Nel primo caso si tratta di verificare ed intervenire, seppure con gradualità, nella riduzione-eliminazione delle barriere fisiche esistenti , facendo ricorso ad incentivi adeguati per evitare il sorgere di nuove barriere nel momento che si procede a nuove realizzazioni.
Una progettualità che tenga nella dovuta considerazione l’accessibilità delle persone che hanno problemi nel superare ostacoli, o come spesso viene detto nei convegni pensare a misura di bambino, per fare bene per tutti.
Installare un cartellone pubblicitario o un punto di illuminazione, in mezzo ad un marciapiede, o definire percorsi di accessibilità che non hanno la continuità necessaria, pensare all’accesso in modo disarticolato e non considerare, ad esempio, l’uso di un mezzo pubblico con i relativi passaggi non comporta oneri aggiuntivi mentre richiede sensibilità e capacità di comprendere, vedere le cose da un punto di vista diverso, spesso dal punto di vista della razionalità oltre che della attenzione alle persone che possono trovarsi temporaneamente o per tutta la vita con problemi di accesso.
Bene quindi il censimento ed il monitoraggio e la verifica di risultato in questo settore, da parte delle amministrazioni pubbliche e se del caso rendere pubblici i risultati, anziché chiacchierare sempre su cosa si dovrebbe fare e non si fa.

L’altra barriera presa in considerazione riguarda le nuove tecnologie in materia di comunicazione. La legge che affronta questo tema è la legge n°4 del 9 gennaio del 2004, ma i risultati sono a dir poco deludenti.
E’ una legge che punta a favorire l’accesso delle categorie con problemi di vista di udito o altri problemi, ai siti Web delle pubbliche amministrazioni e quindi i siti delle stesse necessitano di caratteristiche tali da permettere a tutti l’accesso. I siti accessibili , sono considerati tali attraverso il riconoscimento da parte del ministero che ne valuta le rispondenze a criteri stabiliti, e sono individuabili da un simbolo di riconoscimento.
Attraverso una rilevazione aggiornata è possibile rilevare che ad oggi, in tutta Italia sono 88 e tra questi hanno ricevuto il riconoscimento questi soggetti:


Come si può notare per la Toscana sono presenti la Camera di Commercio di Massa Carrara, L’Amministrazione provinciale di Lucca, e il comune di Bientina(Pi)

Giungere ad una conclusione che evidenzi quanto sia distante il dire con il fare sarebbe anche troppo facile.
Non penso si possa gridare al qualunquismo se viene messo in evidenza che quasi tutte le amministrazioni che si ritengono altamente sensibili ed attente ai temi del sociale hanno trascurato l’applicazione di questa legge.
Pensare da bambino nel caso delle barriere fisiche e pensare a l’accesso per chi necessita di interventi particolari, senza recare nessun problema di sostanza per nessun altro cittadino, è il frutto di sensibilità che non si acquista in un convegno, ma che deve trovare posto nella sensibilità e nella cultura di chi è chiamato a cariche pubbliche .
In sostanza la sensibilità, la comprensione vengono prima dell’agire, senza l’insieme di queste componenti si rischia il rituale, spesso inutile e costoso.
Dalle realizzazioni concrete si misura anche il grado di coerenza tra valori dichiarati e quelli praticati.
Una attenta e periodica verifica consentirà a tutti coloro che sono interessati, quanto viene realizzato per eliminare barriere e difficoltà.

Lucca, 18 ottobre 2007
Antonio Rossetti

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