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Lucca: ASSETTI POLITICI FUTURI

Di Fulvio Mandriota

Dopo le elezioni al comune capoluogo, con la lista civica “Governare Lucca” che ha salvato il centrodestra da sicura sconfitta, la missione di Piero Angelini è univoca: succedere a Marcello Pera.

Proviamo dunque a ipotizzare alcuni scenari di futuro assetto politico locale (forse oggi può apparire una realtà romanzata, ma non lo è), legate alle sue decisioni per cogliere l’obbiettivo. E partendo ovviamente dal presupposto che la sua lista civica di centro, per ammissione pubblica, guarda verso il centrosinistra e dunque ha cambiato volto alla ormai superata CdL.

La prima ipotesi è quella di tenere il piede pigiato sull’acceleratore. Per cui Angelini assume in prima persona un incarico amministrativo che gli è congeniale e comunque di rilievo, come le redini della Geal o della Gesam, o addirittura della Holding. La scelta avrebbe una sua logica e una certa validità poiché Angelini potrebbe mettere in campo la sua esperienza, dopo anni di mancanza di guida strategica in settori e servizi di notevole importanza per la comunità. Niente da eccepire, dunque.

Il secondo scenario, che non esclude il primo, prevede un metodo di lavoro esattamente opposto a quello di Pera. Da quando diventò responsabile del centrodestra lucchese (superando l’avversione del trio Nieri-Baldini-Dinelli), l’ex presidente del Senato ha perduto moltissimi comuni e la famosa “isola” nella regione rossa è stata inghiottita. Se a livello centrale il partito avesse monitorato i suoi risultati, Pera sarebbe stato censurato a favore dei nemici interni che rialzano ora la testa preparando il tradimento. E’ accertato infatti che, paradossalmente, è Berlusconi che porta i voti a Lucca, città leader della moderazione, e quindi anche a Pera, e non viceversa come dovrebbe essere. Ma è dalle istituzioni locali che si costruisce il consenso e questo Piero Angelini lo sa bene. E dunque opererà attivamente sull’intero territorio, allargando il suo potere, per recuperare i numerosi enti perduti, seguendo puntualmente le prossime tornate amministrative, a cominciare da Capannori, dove è già sbarcato recuperando buona parte delle vecchie truppe di Forza Italia e dintorni.

Infine l’approdo finale con lo scenario che sarebbe la sommatoria dei due precedenti: farsi trovare pronto per le elezioni politiche.

Tre ipotesi concrete per confermare quanto tutti già sanno, e cioè la fragilità di Pera. Per cui, se davvero il Pd dovesse sfondare al centro, Angelini avrebbe l’opportunità di accordarsi e portarsi dietro spezzoni dell’Udc e di FI. In sei mesi è tornato prepotentemente alla ribalta, chi può impedirgli in un paio d’anni di imporre il suo gioco? Forse solo lui stesso, assieme a qualche stretto collaboratore, se diventa troppo invadente.
In questo ambito un ruolo interessante a Lucca lo avrà Tambellini il quale, se non commette altri errori potrà essere il prossimo sindaco, in carrozza. Ma del centrosinistra parleremo in altra occasione.

Lucca, 11 luglio 2007
Fulvio MANDRIOTA

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