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La Realta' parla da sola: Lettera aperta ad Andrea Tagliasacchi

Di Raffaello Papeschi.

Caro Tagliasacchi,
ho letto con piacere le tue dichiarazioni sul Tirreno di oggi, (lunedi' 2 luglio 2007) che ti fanno onore per l'impegno a mantenere la promessa fatta in campagna elettorale sullo spostamento della localizzazione del nuovo ospedale da S. Filippo ad altra sede.
Tuttavia questo punto, anche se molto importante, non è sufficiente a correggere le storture contenute nel programma della Regione sulla sanità.

La Regione, nella Delibera n°31 del 12-2-03, parla apertamente di deospedalizzazione, da realizzare soprattutto nelle piccole città Toscane (le grandi città universitarie e altre città importanti per la Regione come Livorno non si toccano), e questo programma intende portare avanti indorando la pillola amara con il falso "regalo" di costruirci un nuovo ospedale.
La giustificazione è l'innovazione tecnologica; al che noi rispondiamo che solo gli sprovveduti in materia possono abboccare, la tecnologia dipende dagli strumenti che si comprano e dal personale che li sa manovrare, e non dalle mura dell'ospedale.
Ma la Regione lesina sempre più i fondi per gli strumenti e riduce costantemente il personale, oltretutto scoraggiando quelli più qualificati dal prendere servizio a Lucca (vedi il caso dei proff. Montone e Carmassi, oltre ad altri meno noti).
Non è un mistero che da anni la Regione sta ridimensionando al basso l'ospedale di Lucca.

Ma il peggio è che nel nuovo ospedale dopo cinque giorni di degenza media, o si va a casa o si passa nel cosidetto Ospedale di Comunità, che non è un ospedale ma appartiene al sociale, non ci sono medici ospedalieri ma si è seguiti dal medico di base che deve garantire "almeno due accessi alla settimana" (sic), ha solo da 12 a 16 posti-letto e accoglie solo malati pressocchè terminali (Del. Reg.384 del 1997).
La Regione con questo programma vuole definitivamente smantellare lo stato sociale nelle piccole città toscane, perchè chi ha soldi o potere andrà nelle case di cura private e chi non li ha si arrangi.

Un programma simile sarebbe logico che lo presentasse la destra neo-liberale che crede nelle leggi di mercato, ma da una sinistra di governo suona reazionario e ipocrita, sotto una mascheratura ideologica. Tanto è vero che Rifondazione Comunista ha sempre sostenuto la nostra battaglia. Queste cose non ce le inventiamo noi, è la realtà che parla da sola.

Ti invito pertanto, se vuoi veramente bene a questa città di cui ti sei detto "innammorato", ad adoperarti presso la Regione perchè riveda tutto il suo programma.
Cordialmente.

Lucca, 2 luglio 2007
Raffaello Papeschi, Comitato "Lucca, per una Sanità Migliore"

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