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Lettera aperta a Del Ghingaro, presidente della Conferenza dei sindaci

Raffaello Papeschi.

Dopo la mancata elezione di un sindaco DS a Lucca, il sindaco eletto dall'Unione a Capannori non ha tardato a scendere in campo in difesa della linea data dalla Regione per risolvere le carenze professionali e di organizzazione della sanità lucchese.
Che diamine, le direttive regionali vanno rispettate! Apprendiamo da lui che "costruire una nuova struttura significa scegliere la modernità etc.", che "un ospedale a monoblocco è tutt'altra cosa rispetto a uno a padiglioni", si pone la terribile domanda "come potremmo collegare i vari immobili?", auspica che "accanto [all'ospedale per acuti] devono nascere strutture per la post-degenza e i post-ricoveri", e infine si augura che il nuovo ospedale venga costruito se possibile più vicino a Capannori.
Non manca poi una tirata d'orecchi a Favilla, la cui analisi della situazione è definita "superficiale" e la consueta minaccia di dover pagare i danni al vincitore della gara di appalto.

Sembra di sentire il presidente di una squadra di calcio che gioca male, e parlando ai tifosi dice: "Buoni ragazzi, il comune ci costruisce uno stadio nuovo, vedrete come la squadra giocherà meglio lì", ma nel frattempo non cambia l'allenatore (nel nostro caso la dirigenza aziendale), non compra giocatori nuovi, anzi sotto sotto scoraggia i migliori (come è successo per il concorso di primario ortopedico), non sostituisce quelli anziani che ci sono già e vende qualche uomo di punta (come il prof. Carmassi).
Ci sembra che non si sia ancora capito che ciò che conta è il contenuto della squadra e non il contenitore.

A queste lezioni di tecnica sanitaria da parte dei politici ci siamo ormai abituati. Quando lavoravo all'ospedale psichiatrico di Maggiano, di tanto in tanto l'assessore provinciale ci convocava per insegnarci come si curano oggi i malati; una volta è venuto lo stesso Claudio Martini, quand'era assessore regionale alla sanità, a comunicarci il nuovo Verbo della Psichiatria Democratica. I risultati sono sotto gli occhi di tutti, si vedono girare per le strade come zombie e si leggono sulle cronache nere.

Ma per venire all'aspetto dell'innovazione tecnologica rappresentato dalla struttura a monoblocco, facciamo rilevare che l'avanzamento tecnologico dipende dagli strumenti (oltre che dagli operatori) e non dalle mura dell'ospedale, che la ASL e la Regione hanno intenzione di ridurre e non di aumentare le specialità a Lucca, che il monoblocco è più pericoloso della struttura a padiglioni per infezioni intraospedaliere e per incendi e assai peggiore come vivibilità, che la maggior parte dei nuovi ospedali è a padiglioni (come il progetto del nuovo Niguarda a Milano), che infine il collegamento fra i padiglioni è facilmente ottenuto con passerelle aeree (come a Cisanello).
Ma perchè i politici, prima di accusare di superficialità gli altri, non riflettono?
L'ultima osservazione è sull'auspicio che accanto all'ospedale per acuti sorgano strutture per "la post-degenza e i post-ricoveri". Qui, caro Del Ghingaro, non si tratta di risolvere i problemi per la post-degenza e i post-ricoveri, ma quelli della media e lungo-degenza (o ricovero). Se si legge bene l'Accordo di Programma, dopo cinque giorni di degenza media, o si va nell'anticamera della morte, denominata Hospice, per i terminali, o si va a casa o si passa in una struttura definita "Ospedale di Comunità", che non è un ospedale, non fa parte del dipartimento sanitario ma di quello sociale, non ha medici nel suo organico ma solo infermieri, i pazienti sono seguiti dal medico di base che deve assicurare "almeno due presenze alla settimana", e ha una capienza di 12-16 posti-letto. Ma come pensate voi di assistere decentemente in queste condizioni un qualsiasi malato che abbia bisogno di degenza ospedaliera più lunga della "media di 5 giorni" ma non sia un malato terminale? Mi sembra che si prospettino giorni bui per la sanità lucchese.

Infine per l'augurio che il nuovo ospedale (se verrà fatto) sorga più vicino a Capannori lascio il commento ai cittadini lucchesi; spero però che questo non equivalga ad autorizzare una speculazione edilizia su Campo di Marte.

Lucca, 24 giugno 2007
Raffaello Papeschi, Comitato "Lucca per una Sanità Migliore"

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