logo Fucinaidee

Intervento di Fulvio Mandriota, segretario provinciale UDEUR e risposta di Paolo Razzuoli

L'intervento di Fulvio Mandriota - segretario dell'Udeur

A una settimana dal risultato elettorale sono possibili alcune considerazioni. Ma prima ci corre l'obbligo, per obbiettività, precisare alcuni punti che riguardano l'ultimo intervento pubblico del senatore Marcello Pera. Non vogliamo polemizzare, peraltro è difficile ragionare con lui quando parte dal seguente presupposto: se si vince il merito è mio, se si perde la colpa è di altri.

Comunque proviamo a sintetizzare:
1) in riferimento a personaggi che in questi anni hanno interpretato e gestito le idee di Forza Italia con scellerati modi autocratici e personalistici, ricordiamo che costoro sono sempre stati scelti da Pera in persona;
2) gli 'elettori ci hanno premiato', sostiene ancora il senatore: qualcuno, per favore, lo avverta che Forza Italia qui è calata considerevolmente.
3) il governo Berlusconi si è interessato di Lucca? Sì ma solo a parole, come al solito: il 'Lotto Zero' è stato lanciato, fra le proteste, e a Roma non era stato neppure approvato dal Cipe; la nuova Sovrintendenza è il risultato di una semplice suddivisione tecnica diversa del territorio; l'Alta Scuola di Specializzazione è nata soprattutto coi soldi degli enti lucchesi, fra cui la Provincia a guida Tagliasacchi, e delle Fondazioni bancarie; l'unica iniziativa interessante, la Corte d'Appello, è finita nel dimenticatoio;
4) nessuno, dice Pera, ha mai capito l'utilità del nuovo Ospedale: perché, chiediamo, Forza Italia allora ha votato a favore?
5) in questa campagna elettorale, conclude Pera, molte persone si sono prodigate con generosità, spesso per la prima volta: guarda caso, proprio nell'occasione in cui la cabina di regia non era di Forza Italia...

E' dunque molto meglio tornare alle analisi politiche.
Intanto non si è avuta la svolta generazionale (è solo rinviata); Andrea Tagliasacchi si è trovato proprio nel mezzo di una fase critica per il centrosinistra, soprattutto a livello nazionale; ed i lucchesi incerti hanno finito per optare in massima parte per l'altro schieramento.
Inoltre, si è rivista, dopo anni, soprattutto la capacità organizzativa di uomini della cosiddetta prima Repubblica, a cominciare da Piero Angelini, ex sinistra Dc, per finire a Romano Citti.
Le 'famiglie' lucchesi (gli Angelini, i Baccelli) a suo tempo attaccate frontalmente dall'ex presidente del Senato (definite 'vino vecchio in otri vecchi'), salvata la CdL, tornano perciò a gestire in prima persona la politica locale. A questo punto e al di là delle dichiarazioni di intenti, dalle mosse iniziali di Mauro Favilla capiremo come si muoverà il nuovo vertice del potere lucchese.
Diamo per scontato l'obbiettivo di ampliare i confini, andando alla conquista di altri comuni limitrofi. Ma forse l'ambizione è maggiore; forse avremo il ritorno alla politica a tutto campo, avremo a Lucca la nuova consacrazione di moderati e riformisti. La sinistra radicale infatti,dopo aver rigettato la proposta Tagliasacchi, non potrà che tornare a cavalcare la piazza, per sopravvivere; e il futuro Partito Democratico non ha scelta: dovrà tentare lo sfondamento al centro (altrimenti a cosa sarebbe servita la scissione?).

Di concreto finora l'uscita di scena del berlusconismo sembra paradossalmente partire proprio da Lucca, e da qui potrebbe esserci un laboratorio che sperimenta nuove formule. E infatti con Pera non più protagonista, la lista civica di Favilla, - ha catturato voti a 360 gradi - per esplicita ammissione guarderà al centrosinistra. E così, ipoteticamente, si potrebbe approdare a una versione rivista e aggiornata del pentapartito anni 80, in linea con la tradizione italiana: nel nome della governabilità.

Fantapolitica? Staremo a vedere. Nel frattempo la lista politica "il Centro" del centrosinistra, appena nata ha già avuto il battesimo del 4,7 per cento: non male. Siamo al cospetto di un'area centrista che è maggioritaria, di cui si dovrà tener conto nell'azione politica dei prossimi mesi.

Lucca, 16 giugno 2007
Fulvio Mandriota

Risposta di Paolo Razzuoli


Caro Fulvio,
Mi spiace il ritardo con cui Fucinaidee pubblica il tuo intervento: un incidente dovuto solamente ad alcuni problemi delle mie attrezzature informatiche.

Il tuo scritto mi sollecita alcune riflessioni che qui voglio esprimerti, con la speranza che possano, al pari del tuo pensiero, vivacizzare il dibattito.

Anzitutto permettimi di rappresentarti una certa delusione.
Dopo il risultato elettorale di Lucca, da un segretario provinciale di un partito mi sarei atteso una analisi un po' piu' articolata.
Non entro certo nel merito della tua polemica con il Senatore Pera, ma sinceramente mi pare che il baricentro dell'analisi vada spostato altrove: con tutta franchezza il tono della polemica mi pare piu' il segno della rabbia per la sconfitta che non il risultato di una attenta riflessione sulle sue cause.

Piaccia o no, a Lucca il risultato premia un progetto politico-programmatico, frutto di un confronto vero, percepito come corrispondente ai bisogni della comunita'.
Mi pare sinceramente assai riduttivo attribuire il risultato primariamente, come sembra adombrarsi nel tuo intervento, alla situazione nazionale.
Certo, lo sbandamento del governo Prodi su tutti i fronti puo' aver influito, giustamente io dico, giacche' comunque le coalizioni si giudicano in ogni dimensione dell'azione di governo.
Ma la vittoria di Favilla, alla quale ho contribuito con ogni mezzo a mia disposizione, e' il risultato della condivisione di un progetto che, se fosse stato possibile valutare indipendentemente da problemi di schieramento, penso avrebbe ottenuto percentuali di consensi anche assai maggiori.

Penso che la gente ci ha votato per le nostre indicazioni chiare e concrete su temi quali l'acqua, la sanita', il rilancio del ruolo del consiglio comunale, le indicazioni sulle infrastrutture, la capacita' di conoscere ed interpretare i bisogni di una citta' che Favilla dimostra di conoscere in ogni aspetto.

Il centrosinisttra si e' mosso con una supponenza che evoca i tempi del piu' ferreo centralismo democratico.
Con un accordo burocratico fiorentino fra Ds e Margherita, si e' ritenuto di poter imporre a Lucca un disegno deltutto estraneo alla citta'.
Anch'io in questi mesi ho parlato spesso di difesa della lucchesita': non certo pensando al paese di nascita del personale politico (nemmeno io sono lucchese poiche' sono nato e vissuto per tanti anni a Camaiore), bensi' alla coerenza di una proposta politica con la storia, la cultura, le prospettive di sviluppo di questa comunita'.

Ritenere che una delle figure di punta di un disegno di svuotamento della citta', cosi' si configura la strategia regionale, possa diventarne la guida suprema mi pare sinceramente un po' troppo: la gente lo ha capito ed ha agito di conseguenza.

Un brevissimo accenno al ricambio generazionale.
Ricordi quando scrivevi che vi sono giovani piu' vecchi degli anziani e anziani piu' giovani dei giovani?
Ebbene, a Lucca ti abbiamo dato ragione.

Infine il risultato di questa lista di centro del centrosinistra.
Mi fa piacere che tu sia soddisfatto del risultato ma faccio presente che - almeno finora - non si e' vista su nessuno dei grandi temi della citta'.
Governare Lucca, ancor prima di essere costituita, gia' era in fieri perche' presente su grandi temi del dibattito politico cittadino: la sanita', il lotto 0, il rilancio del ruolo del consigliio comunale ecc..
Temi rilevantissimi su cui altre forze di centro, vedi Udc, non hanno saputo sviluppare una politica lineare: da qui la mia scelta per Governare Lucca, motivata proprio dalla necessita' di chiarezza su grandi temi attorno ai quali si gioca il futuro di questa citta'.

Comunque e' evidente che la situazione politica italiana e' in grande fermento.
Ho sempre sottolineato l'opportunita' che Lucca possa assumere un ruolo laboratoriale capace di produrre frutti anche esportabili.
Cio' che abbiamo fatto va certo in questa direzione, ma molto rimane ancora da fare.
Ben venga quindi il confronto, purche' sia su temi reali e su prospettive politiche, e non su meri organigrammi di potere.
Fucinaidee, se pur con la poca voce di cui dispone, e' nata per questo.

Cordialmente.

Paolo Razzuoli
Lucca, 24 giugno 2007

Torna all'indice dei documenti
Torna alla prima pagina