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IL DISCORSO DI BENEDETTO XVI DURANTE L'UDIENZA AI PARTECIPANTI ALL'INCONTRO EUROPEO DEI DOCENTI UNIVERSITARI

Oggi l'Europa deve tutelare la sua antica tradizione e riappropriarsene se desidera restare fedele alla sua vocazione

Da L'OSSERVATORE ROMANO Edizione del 24 Giugno 2007

"Oggi l'Europa deve tutelare la sua antica tradizione e riappropriarsene, se desidera restare fedele alla sua vocazione di culla dell'umanità".
È quanto ha sottolineato Benedetto XVI nel discorso rivolto ai partecipanti all'Incontro Europeo dei Docenti Universitari, ricevuti in udienza nella mattina di sabato 23 giugno, nell'Aula Paolo VI. Questi sono i punti nodali del discorso del Santo Padre:

 

"La "questione dell'uomo", che è il centro dei nostri dibattiti, è essenziale per una comprensione corretta delle attuali evoluzioni culturali. Inoltre, offre un fermo punto di partenza allo sforzo delle università di creare una nuova presenza culturale e un'attività al servizio di una Europa più unita";

"L'antropocentrismo che caratterizza la modernità non può mai essere alieno da un riconoscimento della verità piena sull'uomo, che include la sua vocazione trascendente";

"Il sorgere delle università europee fu promosso dalla convinzione che fede e ragione cooperassero alla ricerca della verità, ognuna secondo la sua natura e la sua legittima autonomia, ma sempre operando insieme armoniosamente e creativamente al servizio della realizzazione della persona umana in verità e amore";

"La questione dell'uomo, e quindi della modernità sfida la Chiesa a escogitare modi efficaci di annuncio alla cultura contemporanea del "realismo" della propria fede nell'opera salvifica di Cristo. Il cristianesimo... deve essere rispettato per il suo anelito a fare luce sulla verità sull'uomo";

"La conoscenza non si può mai limitare alla mera sfera intellettuale. Essa include anche una rinnovata abilità di guardare alle cose liberi da pregiudizi e preconcetti e di lasciarci "entusiasmare" dalla realtà, la cui verità si può scoprire unendo l'amore alla comprensione";

"I professori universitari sono chiamati a incarnare la virtù della carità intellettuale, riscoprendo la loro primordiale vocazione a formare le generazioni future non solo mediante l'insegnamento, ma anche attraverso la testimonianza profetica della propria vita";

"Auspico che le università divengano sempre più comunità impegnate nella ricerca instancabile della verità, "laboratori di cultura" in cui i docenti e gli studenti siano uniti nell'esplorare questioni  di  particolare  importanza  per  la  società";

"Maggiori e nuove forme di collaborazione fra le varie comunità accademiche permetteranno alle università cattoliche di rendere testimonianza della fecondità storica dell'incontro fra fede e ragione".

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