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Non dimentichiamo la nostra storia

Raffaello Papeschi

Si legge nella Storia di Lucca di Lazzareschi e Pardi (pag.17) che “Dopo che egli [il ghibellino Castruccio Castracani, da Coreglia A.] aprì, il 14 gennaio 1314, le porte della città alle masnade teutoniche e pisane di Uguccione della Faggiola, che posero Lucca a sacco e fuoco, distruggendo il pubblico archivio e predando il tesoro della Chiesa di S. Frediano, la maggior parte dei guelfi dediti all’industria della seta, ed al suo commercio, esulò per sempre, iniziando sin d’allora la decadenza economica non solo di quell’arte, ma del popolo che di quella viveva”.
E’ interessante notare come Castruccio aprì le porte di Lucca: fingendosi amico dei lucchesi si era rinchiuso nella città assediata e di notte massacrò le guardie della Porta di San Donato, e fece entrare i pisani e le truppe dell’Imperatore tedesco.

disegno rappresentante Castruccio Castracani

Lucca è assediata di nuovo, questa volta dalle truppe fiorentine della Regione e pisane dell’ospedale di Cisanello, che hanno anche oggi trovato degli alleati all’interno della città. Con l’appoggio dei poteri economici e politici della Valle del Serchio, stanno cercando di espugnare la città facendo nominare Sindaco un loro alleato, Andrea Tagliasacchi, che gli aprirà le porte, depredando la Sanità lucchese della sua autonomia, riducendola a un Pronto Soccorso e costringendo chi non ha soldi per andare in Casa di Cura privata a farsi curare a Pisa. E così si espanderà anche l’assoggettamento economico-politico di Lucca alla Regione, che è già in atto: trasferimento del CLAP a Pistoia, divisione del bacino idrico del Serchio in due per dare acqua a Pontedera e Massa Carrara, ostacolo a realizzare la Lucca-Modena e la grande viabilità di cui Lucca ha bisogno ecc.

La storia ha corsi e ricorsi, diceva G.B. Vico e, anche se sono cambiati le modalità, la sostanza è la solita. E’ ora che i lucchesi si sveglino, opponendosi a chi si dichiara innamorato della nostra città, ma in realtà è legato ad altri poteri, a cui vuole aprire le porte.

Lucca, 8 giugno 2007

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