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Intervento di Piero Angelini pronunciato alla manifestazione elettorale di Governare Lucca

Piero Angelini

simbolo della lista Governare Lucca

Elettrici, elettori, cittadini di Lucca,
la lista “Governare Lucca” scende oggi in piazza S. Michele, il cuore della città, per presentare i suoi candidati ed i suoi programmi; e lo fa insieme a Mauro Favilla, il candidato sindaco che Governare Lucca ha proposto alla città, il candidato sindaco di una coalizione vasta, formata da 11 liste, che non sono tutte eguali.

Noi, di Governare Lucca, siamo nati, storicamente, dall’impegno di persone, che, dopo aver lealmente appoggiato l’Amministrazione di centrodestra, ne hanno preso, negli ultimi tre anni, le distanze, quando hanno giudicato che la giunta Fazzi avesse ormai esaurito la sua spinta propulsiva ed avesse dato vita a progetti, spesso concordati con Tagliasacchi ( come la costruzione del nuovo Ospedale a S.Filippo e la conseguente vendita speculativa di Campo di Marte), che erano in contrasto netto con l’interesse della città.

Partendo da queste battaglie, importanti, abbiamo fatto appello alla città, alle sue componenti culturali, alla sua tradizione di tolleranza, di confronto civile, per dar vita, intorno a Mauro Favilla, ad una larga coalizione, che facesse perno politico sulla nostra lista, Governare Lucca. La campagna politica aperta nella città su questi temi ha trovato adesioni in vari settori della società civile, di centrodestra e di centrosinistra.

Governare Lucca si qualifica per queste sue caratteristiche :
Governare Lucca è, innanzitutto, una lista civica, formata da persone fuori dai partiti tradizionali, di cui conosciamo bene le debolezze evidenti, anche in questi anni di governo del Comune e della Provincia; una lista civica composta di uomini che vivono del loro lavoro, una lista credibile, in grado di recuperare a Lucca il consenso di persone lontane dai partiti, ma non dalla politica.
Governare Lucca è una lista plurale, come dimostra la candidatura del capolista Emiliano Pellegrini, icona del mondo sportivo e la presenza nella lista di Bruni, Bulckaen, Colucci, Tessieri, Santini, ecc., esponenti di culture e tradizioni politiche diverse ( dai cattolici democratici, ai socialisti, ai radicali), ma convergenti nella difesa dei beni e dei servizi della città.
Governare Lucca è la lista del sindaco, perché formata in gran parte da amici di Mauro Favilla, che si impegnano nelle elezioni del 27 e 28 maggio, soltanto perché c’é Mauro Favilla: un uomo di cui i lucchesi possono fidarsi.
Governare Lucca è una lista di programma , perché tenuta unita da un programma condiviso per la città, che si basa: sul ruolo centrale del Consiglio comunale e delle Circoscrizioni ( a cui vanno date più funzioni e più risorse) nelle scelte strategiche del Comune; sulla difesa dei beni e dei servizi, riportando sotto il controllo del Consiglio comunale le società e le aziende, gestite da Lucca Holding spa; sulla riduzione dei costi della politica, con l’azzeramento degli incarichi parassitari; sull’impegno per il miglioramento dei servizi essenziali, dalla scuola, alla casa, alla sanità; su un sostegno alla pratica sportiva; su un’attenzione maggiore alle fasce deboli dei cittadini, ai bambini, alle giovani coppie, agli anziani, ai diversamente abili; su una politica di maggior sicurezza per la città ed il territorio.

Una lista dunque che privilegia i temi locali, che è diffidente nei confronti di tutti quelli, di destra e di sinistra, che spingono per politicizzare le elezioni amministrative.

Ma noi siamo anche consapevoli di rappresentare un laboratorio politico, che ha significato anche per la politica nazionale”.
Innanzitutto, con la difesa dell’autonomia della nostra città,vogliamo rappresentare una sorta di “resistenza” al potere invasivo della Regione toscana; vogliamo attirare l’attenzione dell’opinione pubblica nazionale sulla particolarità della Toscana: una Regione dove i Diesse, insieme ad alleati compiacenti, esercitano ( con le banche, con le cooperative, con le istituzioni sanitarie, con un potere smisurato) un dominio assoluto sulle istituzioni e sulla società civile; in nessun’altra Regione in Italia ( neppure in Emilia –Romagna) , un partito assomma un potere così immenso, nell’economia reale e nei servizi . Potere che viene eserciato con asprezza e durezza assoluta. Un potere assoluto, esercitato con la compiacenza degli alleati ed una opposizione, confessiamolo, molto debole, che non è stata capace finora di costruire una credibile alternativa politica. Eleggere sindaco a Lucca Mauro Favilla vuol dire mantenere vivo, in Toscana, un equilibrio democratico, che altrimenti potrebbe essere compromesso, un equilibrio che può servire anche a chi governa, serve sicuramente ai cittadini toscani.

In secondo luogo , perché noi siamo una lista laica, cioè una lista basata non sulla appartenenza a chiese politiche , a schieramenti predeterminati; ma sulla condivisione laica di un programma comune di riforma per la città. Una lista, dunque, che dalla sua molteplicità e ricchezza culturale e politica ( cattolici democratici, socialisti, radicali), trae legittimità e forza per affrontare questioni nazionali, che lacerano oggi il Paese e che non ci sono estranee.
A cominciare dal tema caldo della famiglia, un tema centrale della futura amministrazione, che sarà impegnata, appunto, a portare avanti una politica per la famiglia, per le giovani coppie, per i figli, fatta di cose concrete, come gli asili nido e le scuole materne , nelle forme contenute nel programma di Mauro Favilla ( che Tessieri poco fa ha ricordato).
Noi pensiamo, comunque, che sulla questione tanto importante della famiglia, si debba pronunciare il Parlamento, le cui leggi sono da rispettare lealmente da tutti. E che dunque si debba evitare di anticipare nei comuni soluzioni, che, proprio perché non definite da leggi nazionali, risulterebbero solo velleitarie e inadeguate. Crediamo poi che il dibattito nazionale sulla famiglia debba essere condotto da tutti, ognuno naturalmente con le proprie convinzioni e la propria cultura, con serenità e tolleranza; con la speranza di dar vita ad una politica capace di conciliare la difesa della famiglia, come indicata nella Costituzione, e l’ attenzione e il rispetto che si devono ai cambiamenti sociali, che si sono venuti ad evidenziare sempre di più nella società di oggi , che devono essere affrontati ed eventualmente definiti dalla politica nazionale.
Governare Lucca prende, dunque, le distanze da posizioni demagogiche, recentemente emerse nella nostra città, nello schieramento di centrodestra, dove alcuni si sono permessi di criticare la Chiesa lucchese, per un presunto scarso zelo nella preparazione del family day. Noi vogliamo testimoniare qui, oggi, alla Chiesa lucchese, il nostro rispetto, per una storia, che è sempre stata, nella moderazione e nella carità, storia a difesa della città e della sua cultura, liberale e solidale.

Una lista , dunque, quella di Governare Lucca, che si qualifica, sia per il carattere programmatico, sia per la scelta di Mauro Favilla a sindaco della città, un uomo, in cui noi abbiamo piena fiducia; un uomo che si è messo al servizio della città, con la sua esperienza, la sua capacità, la sua volontà di valorizzare i giovani e le donne.

Un uomo completamente diverso da Favilla, il candidato sindaco del centrosinistra Tagliasacchi.
Un uomo che non ha mai fatto gli interessi della nostra città e del territorio, perché è fortemente dipendente dal potere politico della Regione. Le sue scelte non hanno mai aiutato, spesso hanno danneggiato il nostro territorio.
Anche per la viabilità lucchese, su cui Mauro Favilla ripropone oggi l’impegno per una soluzione, immediatamente cantierabile, dicendo no al lotto zero, dicendo si ad un asse Nord Sud ( da Ponte a Moriano al Frizzone) ed una complanare ( lungo l’autostrada), che liberino la circonvallazione dal traffico e la città ed il suburbio da un inquinamento. Un tracciato, naturalmente, che deve salvaguardare la qualità della vita, nei Paesi che vanno da Antraccoli a Ponte a Moriano.

Oggi pochi ricordano che, nel 1992, ciò che oggi è difficile, era a portata di mano. Secondo l’iniziativa promossa da Mauro Favilla e dal sottoscritto, lo Stato aveva dato alla Salt la possibilità di presentare due progetti di raccordo, uno per La Spezia, poi regolarmente realizzato, e l’altro per Lucca : alla fine del 1992, il progetto per Lucca risultava autorizzato anche dalla Regione e adeguatamente finanziato. Furono iniziati i lavori e realizzata innanzitutto la “bretellina”, per togliere il traffico da Pontetetto e S.Concordio.
Contro il progetto, si mosse Tagliasacchi, allora segretario del Pds, che cavalcò la contestazione; soprattutto denunciò ripetutamente la presenza di presunti “comitati di affari”, innescando nel clima di allora, l’inevitabile azione della magistratura (con un procedimento tre anni dopo archiviato), che, con il suo intervento, mise la parola fine al progetto Salt. Senza l’intervento pesante di Tagliasacchi, il problema della viabilità lucchese sarebbe stato da anni risolto e a nessuno sarebbe venuto in mente di proporre il lotto zero.

Così per quanto riguarda l’acqua, la più importante risorsa della nostra Comunità; una risorsa sempre più preziosa, per le future generazioni di lucchesi. Noi abbiamo su questo punto le carte in regola. Mauro Favilla, da sindaco, rilanciò la politica della difesa dell’acqua dei lucchesi; fornì, in modo solidale, a Pisa e Livorno, l’acqua di cui queste città avevano bisogno: presa però a valle, dove non si comprometteva la falda idrica; portò avanti ed attuò, insieme a me, al livello nazionale ( con l’aiuto dell’associazione verde “Amici della Terra”, guidata da Mario Signorino e Rosa Filippini, verdi non fondamentalisti), riforme importanti per l’acqua, come la legge della difesa del suolo e la legge Galli: la prima ha permesso di fare del Serchio il Bacino sperimentale nazionale, concentrando su Lucca finanziamenti e conoscenze tecniche e scientifiche; la seconda ha permesso di differenziare la tutela della risorsa idrica, che deve essere funzione pubblica, dalla gestione degli acquedotti che può essere aperta ai privati; innescando a Lucca quel processo, che porterà alla costituzione della società Geal, e alla sua gestione mista pubblico- privata, realizzata dalla giunta Lazzarini, che, incalzata dall’ opposizione di centrodestra, allora guidata da Bulckaen, si spaccò in due; perché una parte dei diessini non voleva , come non vuole oggi, la Geal, un modello di società mista, pubblico-privata, di cui siamo orgogliosi; ma aveva nel cuore, come ha ancora oggi nel cuore, per la gestione delle acque, quel carrozzone pubblico che si chiama Gaia, voluto dalla Regione e da Tagliasacchi.
Sull’acqua dei lucchesi , la Regione e Tagliasacchi hanno mirato sempre a ridurre il ruolo di governo della nostra comunità, inserendo, per es. Lucca nell’Ato (Ambito territoriale ottimale) della Versilia e di Massa Carrara, invece che nell’Ato della Piana di Lucca, come era obbligata per legge. Una tale insensibilità si è replicata in occasione della discussione sui prelievi di acqua , mediante il cosiddetto tubane, a Ponte a Moriano: dove la Provincia di Tagliasacchi, sia per le pressioni politiche della Regione, sia per gli interessi della società che fornisce acqua a Pescia e Pontedera, era favorevole a un prelievo di mille litri di acqua al secondo, che mettevano a rischio il livello minimo vitale del fiume e dunque l’acqua per i lucchesi.

Così per il territorio ed il paesaggio, che Mauro Favilla ha sempre difeso nelle Varianti urbanistiche, degli anni ’70, redatte con la collaborazione diretta della Sovrintendenza, come attesta oggi, sulla stampa locale, Giorgio Marchetti. Mentre Tagliasacchi, in una Regione, in cui si è permesso, con la legge 5/1995, di cementificare le serre e gli annessi agricoli, ha messo la sua firma , nella conferenza dei servizi del 2001, su di un Piano strutturale per Lucca, che prevede nuovi insediamenti, calcolati, per di più, in mq, per circa 3 milioni di metri quadri, il 23% in più degli insediamenti prodotti nei secoli nel nostro comune: una enormità, che smentisce il cliché di un Tagliasacchi buon amministratore, che difende il territorio ed il paesaggio.

Così per il trasporto pubblico locale. Mentre Favilla aveva dato vita , a suo tempo, a un consorzio provinciale, il Clap appunto, che assicurava che il trasporto pubblico locale ( i servizi di trasporto pubblico per la città ed il territorio), fosse governato dai lucchesi e desse lavoro e ritorni economici all’economia lucchese; Tagliasacchi , come Presidente della Provincia, seguendo le indicazioni regionali, ha venduto le quote Clap al Consorzio di Pistoia e Prato, mettendo a rischio il lavoro dei dipendenti lucchesi e, in prospettiva, i servizi per le fasce più deboli dei cittadini.

Così persino per lo smaltimento dei rifiuti.

Così, infine, per il nuovo ospedale per acuti, su cui ha parlato bene Moreno Bruni.

Favilla e Tagliasacchi, due vite parallele a confronto: tanto ha fatto Mauro Favilla per la città; quanto ha sfatto Andrea Tagliasacchi. Che ha pensato di far dimenticare ai Lucchesi le sue pesanti responsabilità verso la città con una politica di pura immagine; e con azioni di potere, come i suoi comizi ripetuti dentro l’Ospedale, permessi da una Regione compiacente. Noi lavoreremo ancora, per tutta la campagna elettorale, per impedire che i lucchesi possano essere ingannati da una manipolazione, continua e massiccia, della verità.

Mauro Favilla, dunque, al contrario di Tagliasacchi, vuole il bene della città; é l’uomo giusto per governare bene la città, per realizzare quel programma, che, dallo scorso gennaio Favilla ( al contrario di Tagliasacchi) ha inviato a tutte le famiglie e che in questi giorni è distribuito in versione integrale.

Elettrici, elettori, il prossimo 27 e 28 maggio si gioca il destino della nostra città; una città piccola, ma carica di storia e di cultura; una storia ed una cultura che verrebbe messa a rischio con la vittoria di Tagliasacchi, l’uomo garante del potere della Regione, una Regione che non ha mai apprezzato la nostra autonomia, non ha mai riconosciuto il valore di quella parola, libertas, cioè libertà, che è impressa nello stemma del nostro Comune.
Difendere la nostra autonomia, la nostra cultura, la nostra storia, è importante per noi lucchesi, ma è importante anche per il nostro Paese, che è tanto più forte e sicuro, quanto più è formato da comunità prospere e libere, nella loro economia e nelle loro istituzioni.

Elettori, elettrici, questi rischi per la città li possiamo oggi evitare, votando , il prossimo 27 e 28 maggio, a sindaco della città, Mauro Favilla, un uomo perbene.
Per far questo , però, egli ha bisogno di contare su persone e amici sicuri, che lo aiutino nella difesa e nella realizzazione del suo programma elettorale. Ha bisogno di Governare Lucca, la lista del sindaco Favilla, la lista di persone che possono, più di altri, aiutare Mauro Favilla a governare bene la città.
Il 27 e 28 maggio, perché Lucca rimanga quello che è ancora oggi, una città libera, prospera, sicura, votate , insieme a Mauro Favilla, la lista Governare Lucca ( la nona, nella scheda elettorale, tra quelle che appoggiano Favilla; quella che porta, nel centro, Favilla scritto in giallo, con sopra dieci stelle gialle).

Lucca, 19 maggio 2007

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