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Ancora sulla sanita' a Lucca

Alcuni epigoni dell'incontro organizzato dal Comitato Lucca per una sanita' migliore

Il 24 aprile si e' svolto, organizzato dal Comitato "Lucca per una sanita' migliore", un pubblico dibattito a cui sono stati invitati i candidati a sindaco che si sfideranno nella ormai imminente competizione elettorale.
Ai candidati e' stato chiesto di esprimersi su sei importanti quesiti riguardanti le scelte di politica sanitaria, in primo luogo la posizione concernente la realizzazione del nuovo ospedale a San Filippo.

Successivamente al convegno, il presidente del comitato organizzatore, Dottor Raffaello Papeschi, ha redatto un comunicato stampa che ha registrato una risposta del candidato Marco Brancoli Pantera al quale, a sua volta, a nuovamente replicato il Dr. Papeschi.
Fucinaidee mette a disposizione dei suo lettori l'intera documentazione.

Lucca, 3 maggio 2007
Paolo Razzuoli

Vai al comunicato stampa del Comitato
Vai alla nota del candidato Marco Brancoli Pantera
Vai alla replica del Dottor Papeschi

Comunicato stampa del Comitato "Lucca per una sanita' migliore"

Il 24 aprile u.s. si è svolto a S. Micheletto il confronto fra i candidati-sindaco sul tema della Sanità. Erano presenti, di persona o rappresentati per delega, cinque dei sei candidati invitati. Il candidato Tagliasacchi ha invece dapprima declinato l’invito adducendo la concomitante presenza di Anna Finocchiaro. Poiche' la manifestazione con costei era alle 18, abbiamo offerto a Tagliasacchi di parlare per primo alle 15,30, in modo da essere poi libero, o in alternativa di farsi rappresentare con delega mandando le sue considerazioni per scritto (come ha fatto Favilla per un imprescindibile impegno a Roma). Tuttavia Tagliasacchi ha “scelto” di non partecipare al confronto (come ci ha affermato il suo responsabile delle relazioni pubbliche), perché riteneva la nostra prima richiesta di impegno (opposizione totale al progetto di costruire un nuovo ospedale) inopportuna.
E’ bene osservare che Tagliasacchi era liberissimo di esprimere il suo rifiuto a questa domanda pubblicamente. Questo atteggiamento di Tagliasacchi ci dispiace, perché pensavamo che, essendo egli in buoni rapporti con la Regione Toscana e con i poteri economici e politici della Valle, poteva essere la persona giusta per risolvere il contenzioso che vede contrapposti la Regione e la Valle alla comunità lucchese. Ma forse è proprio questo che gli crea imbarazzo.

Il candidato Brancoli-Pantera è stato rappresentato al confronto dall’ex-Sindaco Fazzi che, coerentemente con il suo comportamento precedente, ha rinnovato la sua approvazione del progetto di costruire il nuovo ospedale a S. Filippo; il Brancoli ha poi rifiutato di sottoscrivere qualsiasi impegno per ragioni di forma, pur dicendosi d’accordo in linea di massima con le altre nostre richieste. Gli altri candidati (Colombini, Favilla, Licheri e Pierami) hanno invece sottoscritto tutte e sei le nostre richieste di impegno, pur con qualche precisazione da parte di Favilla, e cioè: opposizione pregiudiziale a tutto il progetto, e, se ciò risultasse impossibile, spostare la sede del nuovo ospedale possibilmente al Campo di Marte; ferma opposizione alla speculazione edilizia sul Campo di Marte per vendita a privati e alla chiusura dei distretti; impegno per assicurare un’assistenza di tipo ospedaliero nell’Ospedale di Comunità e istituire una Consulta Permanente Socio-Sanitaria a cui partecipino i comitati cittadini, le organizzazioni professionali e sindacali. Due dei candidati presenti (Pierami e Colombini) hanno sottolineate la loro radicale opposizione al progetto, ritenendo prioritario il risanamento delle carenze professionali, di organico e di strutture del Campo di Marte, nonché il riequilibrio della spesa sanitaria fra la Valle e la Piana. Licheri si è astenuto da sottoscrivere l’impegno sull’Ospedale di Comunità, ritenendosi non sufficientemente informato in proposito.

Cliccare qui per leggere/scaricare la nota di Mauro Favilla

Dottor Raffaello Papeschi - Comitato "Lucca per una sanita' migliore"

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Nota del candidato Marco Brancoli Pantera

Egregio Dottor. Papeschi,
ho di nuovo letto i “quesiti” che mi ha fatto avere in tema di sanità ma devo tornare a rilevare che non di quesiti si tratta ma di vere e proprie affermazioni di parte che per di più richiedono anche la sottoscrizione.

Non devo certo a Lei ricordare che le elezioni in consiglio comunale ( ma anche quelle a livelli superiori compreso il parlamento) avvengono sempre senza vincolo di mandato proprio per lasciare all’eletto ogni più ampia libertà di azione e di scelta. Se così non fosse il candidato eletto sarebbe “vincolato” nell’esercizio del suo mandato e sottoposto al volere di lobbies, associazioni, gruppi di potere.

Neppure i partiti, da quelli più tradizionali a quelli di più recente costituzione, chiedono ai candidati di sottoscrivere impegni o dichiarazioni di intenti.
Il candidato prende certamente un impegno forte, ma lo fa solo davanti ai cittadini e agli elettori ai quali sottopone il proprio programma di governo della città.

Cosa potrebbe accadere se tutte le associazioni e tutti i comitati chiedessero un impegno scritto? Ce ne sarebbe uno per la sanità, una per la viabilità, uno per il sociale, uno per lo sport, uno per l’urbanistica, e così via e francamente questo non mi pare assolutamente condivisibile.

Ciò detto, torno a ripetere che, se anche nel suo “questionario” vi fossero affermazioni condivisibili, non potrei mai sottoscriverle per le motivazioni che più sopra ho espresso.
Quanto alle nostre posizioni in tema di sanità e di nuovo ospedale, potrà trovare tutte le risposte nel nostro programma elettorale.

Nel ringraziarla per l’attenzione, invio distinti saluti.

Marco Brancoli Pantera

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Replica del Dottor Raffaello Papeschi

All'attenzione dell'avv. Marco Brancoli-Pantera

La ragione che ci ha indotto a chiedere ai candidati-sindaco di sottoscrivere un impegno su sei punti riguardanti la Sanità è di colmare il distacco che esiste fra persone che si occupano di politica e il cittadino qualunque, in altre parole fra democrazia e partitocrazia.

Di regola chi si occupa di politica amministrativa parte da una sua idea dei bisogni della città e a questa conforma giustamente il suo programma. Accade però che non sempre le idee dei politici corrispondono a quello che pensa la gente comune; questo non vuol dire che il politico intelligente debba necessariamente adattare le sue idee a ciò che viene dal basso, non è detto che la massa abbia ragione, o almeno non sempre. Però il politico illuminato dovrebbe almeno tener conto dell'opinione popolare; si dice, Vox populi, vox Dei, anche se non sempre è vero.

Per questo motivo abiamo sottoposto ai sei candidati-sindaco sei domande che sono il risultato dell'elaborazione dei dati derivanti dall'aver intervistato nelle strade, nelle piazze e davanti alle chiese di Lucca più di 2000 cittadini presi a caso. Di questi più di 1500 hanno sottoscritto l'adesione al nostro comitato e ai suoi scopi. Ci sono inoltre altri 1000 cittadini che hanno firmato contro il progetto della viabilità relativa al nuovo ospedale, ma di questi non teniamo conto, perchè non riguardano direttamente la Sanità. Possiamo però dire che il 75% degli intervistati su un campione statisticamente significativo (più grande di quello che fanno di solito gli istituti demoscopici) è d'accordo con il contenuto delle domande sottopostevi.

Riteniamo perciò che, anche se non siamo un organismo legalmente riconosciuto nè creato dall'alto, la nostra rappresentatività ce la siamo guadagnata sul campo, e crediamo che sia un grave errore da parte di un candidato non tenerne conto o disconoscerla, insistendo nel voler calare dall'alto le proprie idee e i propri programmi a cui gli altri si dovrebbero adattare.

Senza la pretesa di essere noi la città di Lucca, teniamo a precisare che non siamo un comitato di paese che rifiuta l'ospedale perchè disturba la nostra quiete o i nostri interessi, nè le nostre idee sono nate nelle nostre teste per caso, ma sono il frutto di un lavoro di gruppo che si è articolato in quasi due anni con il paziente confronto con rappresentanti politici, sindacali e professionali e con i rappresentanti di comitati analoghi sorti a Massa Carrara e i gruppi ambientalisti di Pistoia. La invitiamo perciò a riconsiderare il suo atteggiamento, esprimendo per scritto la propria adesione o meno agli impegni richiesti.
Cordialmente,

Raffaello Papeschi, Comitato "Lucca per una Sanità Migliore"

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