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Alessandro Bedini: "Il Vero Graal
Itinerario terreno del Sangue di Cristo"

Recensione di Domenico del Nero

(Da Il Giornale della Toscana)

Un libro sul sangue di Cristo potrebbe sembrare un buon fioretto quaresimale e pasquale, cosa che tra l’altro non farebbe poi male a una società secolarizzata come la nostra. Mescolarlo al Graal però, visto l’uso e consumo che se ne fa nei bassifondi della letteratura contemporanea, potrebbe apparire persino blasfemo.

Invece, è un salutare richiamo alle radici della nostra cultura e della nostra religiosità, anche perché l’autore, Alessandro Bedini, è uno storico di razza, molto attento anche alla componente folclorica del Cristianesimo, ma quanto mai alieno da tentazioni pseudo esoteriche. I suoi accurati studi sul pellegrinaggio lo qualificano ad accompagnarci in questo nuovo, entusiasmante viaggio: Il vero Graal. Itinerario terreno del sangue di Cristo, un libro agile e di buona lettura pubblicato in elegante veste grafica dalla Pacini Fazzi di Lucca.

Non è solo storia, ma anche un invito alla comprensione di una componente tutta speciale della nostra fede. Come sottolinea nella sua prefazione Franco Cardini: “Nel Cristianesimo, la sostanza divina è ben più complessa che non nell’Ebraismo e nell’Islam, nei quali Dio è puro spirito. L’unità dell’essenza divina si articola misteriosamente in una distinzione di aspetti, le Persone, in una delle quali è presente, insieme con la natura divina, anche quella umana.”
E’ questo, sottolinea Cardini, il carattere “scandaloso” del Cristianesimo che tante altre religioni respingono, in quanto porta come conseguenza alla croce e allo spargimento del sangue per la salvezza dell’umanità; ovvio dunque che il sangue di Cristo costituisca la reliquia per eccellenza, e che il figlio di Dio, in seguito alla sua incarnazione, costituisca l’asse della storia. Ma questo, conclude lo storico, è proprio ciò che il “nostro Occidente”, ridotto a società barbara e completamente materialista, ha totalmente messo da parte.

Bedini va dunque alla ricerca delle tracce di questa preziosissima reliquia, movendosi con rapidità e maestria tra Oriente ed Occidente: a partire dal miracoloso “Volto Santo”, il crocifisso ligneo che la tradizione attribuisce a Nicodemo, conservato nella cattedrale di S. Martino a Lucca, il cui culto è legato a quello del Santo Sangue, culminato nella leggenda del Graal, diffuso nell’ Occidente Cristiano dai romanzi della “Tavola Rotonda”. Ma questo culto è senz’altro molto più antico, risale agli albori stessi della nostra religione; e così lo storico si addentra nelle “vie del sangue”: “Una rete che dal Vicino Oriente si irradia in Italia, in Francia, in Germania, nei Paesi Bassi, in Svizzera, e che specialmente nel Medioevo diede impulso, oltre al culto del sangue divino, anche alla venerazione dei supposti strumenti della passione,” scrive lo storico. Tra archeologia, agiografia e letteratura la vicenda di questa specialissima reliquia si sposa con quella del suo contenitore per eccellenza, il Graal, che ha lasciato tracce importanti anche nella nostra regione, in particolare appunto in ambito lucchese. “

Si può dunque parlare di ‘vie del sangue ’ per indicare quei percorsi sacri che uniscono idealmente località lontane tra loro, sparse per tutta Europa”, conclude l’autore, sottolineando come la maggior parte dei luoghi che conservano reliquie del Santo Sangue siano ancora oggi mete di pellegrinaggio. Una ulteriore, preziosa testimonianza di quelle “radici cristiane dell’Europa” che ci si ostina a nascondere se non a negare; ma che restano ferme e incancellabili.

Così Franco Cardini conclude la prefazione a questo prezioso e interessante contributo: “Questa, forse, è la vera chiave nascosta del mito del Graal: inconsciamente noi stiamo cercando quello che profondamente ci manca. La sostanza del mito graalico è appunto il sangue di Cristo.”

Alessandro Bedini, Il Vero Graal. Itinerario terreno del sangue di Cristo, Lucca, Pacini Fazzi, 2007, pp.62, € 8,00.

Lucca, 1 maggio 2007

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