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Incontro-dibattito sulla sanita' lucchese a cui sono stati invitati i candidati a sindaco:
Le risposte di Mauro Favilla

Paolo Razzuoli

Martedi' 24 aprile si e' svolto l'annunciato incontro-dibattito sulla sanita' lucchese, a cui sono stati invitati i candidati alla carica di sindaco della nostra citta'.
L'iniziativa, organizzata dal Comitato "Lucca per una sanita' migliore", ha consentito ai candidati presenti di poter chiarire la loro posizione rispetto alle questioni sul tavolo della politica sanitaria lucchese.

Erano presenti, direttamente o tramite un loro rappresentante, Mauro Favilla, Giovanni Pierami, Andrea Colombini, Pier Giorgio Licheri, Marco Brancoli; era invece assente Andrea Tagliasacchi.
Dopo la relazione di apertura affidata al Dottor Raffaello Papeschi, presidente del comitato organizzatore, e' seguito l'intervento del presidente del comitato di San Vito, anch'esso sorto per la tutela della sanita' lucchese.
E' poi stata la volta dei candidati a cui sono stati sottoposti sei quesiti.
Fucinaidee riporta il testo dei quesiti e le risposte di Mauro Favilla, rappresentato all'incontro da chi scrive.

Quesito n.1 – il NUOVO OSPEDALE

Un nuovo ospedale a Lucca è tecnicamente ingiustificabile, e rappresenta un notevole spreco di risorse che in misura molto minore potrebbero essere utilizzate per migliorare le strutture e il servizio esistente. MI OPPONGO PERTANTO ALLA COSTRUZIONE DEL NUOVO OSPEDALE .

Risposta di Mauro Favilla.

Per meglio orientarmi su queste problematiche, ho ascoltato il parere di diversi esperti: c’è chi ritiene utile un nuovo ospedale compatto, chi invece ritiene non necessario o addirittura negativa la costruzione di una nuova struttura, e giudica preferibile utilizzare l’attuale ospedale a padiglioni, dopo averne migliorato i collegamenti e le funzionalità, con una spesa assai inferiore.
Io sospetto che l’idea di un nuovo ospedale rappresenti soltanto il “cavallo di troia” per un ulteriore declassamento della sanità di Lucca. Se sarò eletto, uno dei miei primi atti sarà quello di dare vita a un gruppo di esperti di settore, operanti su Lucca, con l’aggiunto di qualcuno di fuori, esterno alle problematiche locali per valutare la situazione: se emergerà un parere favorevole a un nuovo ospedale, ricercherò un’intesa con la Regione per una diversa ubicazione della nuova struttura, perché quella di San Filippo è comunque inadatta e troppo limitante; se emergerà un parere negativo, mi impegnerò a far annullare il programma di una nuova costruzione per riversare sull’attuale struttura i mezzi finanziari necessari a garantire la sua piena funzionalità.

Quesito n.2 – L’organizzazione dei Distretti

MI IMPEGNO, all’interno della conferenza dei Sindaci della Piana di Lucca, ad adoperarmi per una migliore pianificazione dell’Assistenza Territoriale in modo che sia garantito al Cittadino un attività distrettuale commisurata alle sue esigenze con apertura diurna di 12 ore .

Risposta di Mauro Favilla.

L’attuale strutturazione sul territorio del servizio sanitario, con la presenza di distretti, è frutto di un’attenta valutazione del rapporto fra costi pubblici e benefici per il cittadino utente, ed è stata a suo tempo giudicata come soluzione ottimale. Non mi pare ci siano elementi sufficienti per cambiare idea, oggi, così alla chetichella, sfruttando l’assenza di un sindaco, che possa esprimere il suo giudizio (che tenga conto dell’interesse della popolazione). Si ha la sensazione che il tentativo di eliminare alcuni distretti sia stato fatto per porre la nuova amministrazione di fronte al fatto compiuto. Tutto ciò è assai deprecabile e, fortunatamente, la ribellione della gente è riuscita a impedire che si realizzasse. Potremo così valutare con calma e insieme agli operatori sanitari e alla gente, appena eletti, cosa sarà bene fare. In linea di massima, mi pare condivisibile la proposta da voi avanzata.

Quesito n.3 – Destinazione Sanitaria del Campo di Marte

L’Accordo di Programma del 20 dicembre 2005 prevede, per la costruzione del Nuovo ospedale, “una partecipazione finanziaria da parte dell’Azienda USL 2 con fondi derivanti dall’alienazione, previa modifica dell’attuale destinazione ai fini sanitari e adeguata valorizzazione del Comune di Lucca, di parte degli edifici costituenti il presidio ospedaliero “Campo di Marte” ed il cui ricavato dovrà risultare non inferiore a 23 milioni di Euro” MI ADOPERERO’ per mantenere la destinazione del Campo di Marte esclusivamente ai fini sanitari.

Risposta di Mauro Favilla.

Mi sono già espresso su questo punto in una riunione pubblica, da voi organizzata, affermando che mi opporrò fermamente a qualsiasi speculazione edilizia sull’area dell’ospedale Campo di Marte: tale area dovrà essere vincolato a una destinazione socio-sanitaria o, comunque, a fini di pubblico utilizzo. Ribadisco anche in questa occasione quanto ho già detto: cioè che il vincolo comprenderà l’area e gli immobili del Campo di Marte. Questa mia affermazione è piaciuta a tutti, oltre che a voi, perfino anche a qualcuno che ha firmato l’accordo di programma con l’Asl, che voi avete citato nella domanda. Ricordo che in tale accordo di programma è scritto che ci sarà, da parte del Comune di Lucca la modifica dell’attuale destinazione e la “valorizzazione”, di parte degli edifici costituenti il presidio ospedaliero di Campo di Marte e che “il ricavato... dovrà risultare non inferiore a 23 milione di euro”.
Sinceramente trovo moralmente deprecabile piegare le esigenze urbanistiche di una città a fini speculativi, anche se beneficiaria di tale mostruosità, in fine, possa essere la pubblica amministrazione.

Quesito n.4 – Localizzazione del Nuovo ospedale

Nel caso in cui la scelta di costruire un Nuovo ospedale proceda, ritenendo che la sua localizzazione a S.Filippo-Arancio sia inidonea, MI IMPEGNERO’ a promuovere la REVISIONE dell’accordo di programma del 20 dicembre 2005 a noma dell’articolo 12.

Risposta di Mauro Favilla.

Condivido il giudizio di non idoneità del luogo scelto per l’ubicazione del nuovo ospedale per tante ragioni: lontananza dall’attuale presidio e dal centro storico; presenza di una linea ferroviaria che ne riduce l’accessibilità; ristrettezza dell’area disponibile che non permetterà futuri, possibili, ampliamenti o collocazioni di servizi a corredo; spreco di risorse per dover creare duplicati di parcheggi, servizi accessori, laboratori di analisi, magazzini etc... Se è necessario un nuovo ospedale, dovrà sorgere adiacente al vecchio presidio ospedaliero.

Quesito n.5 – Ospedale di Comunità

L’Ospedale di Comunità, secondo il programma di Area Vasta della Regione Toscana, non appartiene al Dipartimento della Sanità ma a quello del Servizio Sociale, e l’assistenza in tale Ospedale è assicurata dai medici di famiglia. Come garante dell’Assistenza sanitaria ai miei concittadini, MI ADOPERERO’ per riportare l’Ospedale di Comunità all’interno del Dipartimento della sanità a gestione Medica ospedaliera.

Risposta di Mauro Favilla.

Tale ipotesi di riorganizzazione ha il solo fine di eliminare dei costi e di scaricarli sul Comune. Quello che è più grave è che si riduce di fatto e in misura sostanziale il servizio alla salute del cittadino, fornendogli un’assistenza medica quasi inesistente.
La Conferenza dei sindaci e, in primo luogo, il sindaco di Lucca quale autorità sanitaria, dovranno, unitamente e per il bene di tutti i cittadini della Lucchesia, adoperarsi al massimo per invertire di 180 gradi il programma della Regione e dell’Asl di Lucca.

Quesito n.6 – Consulta Permanente socio sanitaria

Il servizio sanitario regionale , in coerenza con i principi e i valori della Costituzione e dello Statuto regionale, ispira la propria azione alla centralita` e partecipazione del cittadino, in quanto titolare del diritto alla salute e soggetto attivo del percorso assistenziale. In qualità di futuro sindaco MI IMPEGNERO’ a promuovere l’Istituzione di una “Consulta permanente sociosanitaria”, con funzioni di controllo, composta da rappresentanti dei Cittadini, Comitati di Cittadini, Parti sociali, Associazioni di Volontariato e Ordini Professionali delle differenti categorie sanitarie.

Risposta di Mauro Favilla.

Sono completamente d’accordo sulla necessità che il sindaco si avvalga della consulenza degli esperti sanitari. Se il sindaco è la maggiore autorità sanitaria, bisogna anche che dedichi a questa funzione una parte significativa della sua attività ed è pure necessario l’apporto di consulenza e di controllo di un organo, quale potrebbe essere quello da voi prospettato.
Occorre però, che il nuovo sindaco promuova, insieme a tutti i sindaci toscani, una revisione delle normative sull’Asl. E’ necessario tornare ad attribuire la gestione degli ospedali e dell’Asl a organismi che siano espressione delle comunità locali, come avveniva in passato. E’ fondamentale annullare l’attuale ordinamento che vede gestire le Asl da direttori nominati dalla Regione, perché in questo modo la sanità viene pesantemente asservita agli interessi politici dell’assessorato regionale: costoro, anziché curare la massima valorizzazione degli ospedali e dei servizi sanitari locali, che è possibile anche rispettando il bilancio, si limitano a eseguire le direttive dell’assessore regionale, per il quale è indifferente che i malati si servano del loro ospedale di zona o se ne vanno in altre sedi, avvilendo così ogni comunità locale.
Sono convinto che quello che stiamo attraversando sia un momento molto delicato e che il nuovo sindaco si troverà, nell’interesse dei cittadini, a scontrarsi con la Regione. Per questo ritengo che il prossimo primo cittadino debba essere un uomo di colore politico diverso rispetto all’amministrazione regionale e non legato ad essa da alcun rapporto.

Lucca, 24 aprile 2007

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