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Rivolta anti GAIA nella Valle del Serchio: cosa dice la sinistra che la voleva anche a Lucca?

Lista civica Governare Lucca

Alessia Lombardi

La rivolta contro Gaia spa, il gestore unico idrico, che dopo essere scoppiata in Versilia è approdata anche nella Valle del Serchio, dimostra nei fatti a quale pasticcio abbia dato vita la sinistra e quanto avesse ragione Lucca, quando rifiutò di entrare nella società e decise, invece, di mantenere la Geal.
Gaia, frutto della sinistra e della Regione, è nata male e adesso, si cerca di scaricare sui cittadini i milioni di euro di debiti accumulati, con un’impennata delle tariffe che in molti casi hanno raggiunto cifre vertiginose a discapito dei cittadini dei Comuni che hanno aderito al gestore unico, a fronte di un servizio reso agli utenti del tutto scadente.

Ci fa quasi ridere, vedere adesso che a capitanare la rivolta siano esponenti di sinistra, quando negli anni passati hanno accusato il Comune di Lucca di non aver voluto aderire a Gaia solo per questioni politiche. Non stiamo qui a rielencare tutti gli interventi sulla stampa degli allora consiglieri comunali dell’Ulivo e dei suoi dirigenti, che premevano perché Lucca entrasse in Gaia, lasciando la Geal, società in attivo e a servizio dei cittadini, sostenendo che così avrebbero avute tariffe dell’acqua contenute e servizi migliori.

Cosa dicono adesso?

Lucca, 16 aprile 2007

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