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Favilla: “Tagli alla sanità? La Regione vuole fare pagare ai lucchesi anni di gestione sbagliata”.

Barbara Di Cesare

“La Regione vuole far pagare ai cittadini lucchesi anni di gestione sbagliata dell’Asl 2”.
Questo il commento di Mauro Favilla, candidato sindaco del centro moderato, condiviso anche dai partiti e movimenti che lo sostengono: An da An, FI, Udc, Governare Lucca, Nuova Dc per le autonomie, Nuovo Psi, Alleanza federalista, Udeca, Italia Moderata, Lega Nord, Partito liberale italiano, Movimento autonomista toscano, Rinascita social democratica e Stella e Corona - Toscana Granducale.

Dopo aver partecipato a un affollato incontro pubblico alla Circoscrizione 3, il candidato sindaco si è recato a San Vito, alla riunione indetta dai cittadini per protestare contro la chiusura del distretto socio sanitario.
“Con l’annuncio della chiusura del presidio – sottolinea il candidato sindaco -, stanno prendendo il via quei tagli annunciati dieci giorni fa dall’assessore regionale Enrico Rossi che, insieme al direttore generale Oreste Tavanti, aveva preannunciato un drastico giro di vite su tutte le prestazioni sanitarie, dai farmaci alla guardia medica. Come primo atto, quindi, si è deciso di spostare un distretto socio sanitario, quello di San Vito, altrove, lontano comunque dai residenti che ne fanno uso e a particolare svantaggio dei numerosi anziani della zona, che saranno costretti a spostamenti in auto, o molto più probabilmente, si riverseranno sull’ospedale, che è più vicino rispetto alla sede di viale Giusti, indicata come quella sostitutiva per alcune prestazioni. Visto poi, che il distretto di San Vito esegue anche funzioni sociali, mi chiedo se il commissario straordinario Lococciolo ha avvallato questi spostamenti”.

Mauro Favilla ha poi stigmatizzato il comportamento della Regione “che dopo aver amministrato per anni la nostra sanità locale, si rende conto che è necessario ridurre la spesa sanitaria. Si comportano come se il buco di sette milioni e mezzo di euro lo avessero fatto, non gli amministratori di sinistra, alla cui volontà siamo soggetti in materia sanitaria, ma i cittadini lucchesi, sulle cui spalle, adesso, ricadrà la colpa di una gestione sbagliata”.

Anche Favilla si è quindi detto contrario allo spostamento dei servizi del distretto sanitario e ha sottoscritto un documento presentato dal comitato cittadino per chiedere all’Asl di sospendere qualsiasi provvedimento.

Lucca, 28 marzo 2007

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