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Ravenni (AN) “ Il corteo di sabato una ferita per la città “

Quello che è avvenuto sabato a Lucca è un episodio grave che rimarrà a lungo scolpito nella mente di tutti come un momento di grave lesione della tradizionale dialettica civile della città e dei suoi abitanti.

I lucchesi non si riconoscono in questi manifestanti , tanto è vero che erano pochi i nostri concittadini. Per non far ulteriormente fallire la manifestazione è dovuto intervenire il soccorso rosso da altre città vicine. Ne è emersa una manifestazione dai connotati inquietanti , che ha visto alla sua testa personaggi che hanno dimostrato di essere distanti dalla cultura democratica di Lucca inneggiando a odi sociali e politici che non ci appartengono, attaccando in modo veramente spregevole giornalisti e forze dell’ordine, cui va tutta la nostra solidarietà.

Vedere Lucca imbrattata e usata senza averne alcun rispetto mi ha fatto davvero male e come lucchese sono veramente dispiaciuto, essendo una specie di esempio di quello che potrebbe accadere se per una malaugurata ipotesi dovesse vincere la sinistra il prossimo 27 maggio .

Di tutto questo, però, resta un grande problema. Nonostante abbia ascoltato tutto, il candidato Tagliasacchi non ha sentito il dovere di prendere le distanze da cori inneggianti alla morte degli avversari politici, contro la libertà di stampa e il lavoro meritorio delle forze dell’ordine. Tutto questo significa che lui è d’accordo, visto che non possono bastare due righe di circostanza fatte per tacitare la marea montante della protesta, qualche ora dopo?
Perché non ha dato l’esempio , abbandonando il corteo e prendendone anche fisicamente le distanze?
Ha forse paura di perdere qualche voto di persone che comunque condizioneranno in negativo la futura amministrazione?

Lucca, 20 marzo 2007
Franco Ravenni, presidente provinciale di AN

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