logo Fucinaidee

Lettera aperta di Mauro Favilla al presidente e al consiglio di amministrazione del centro “Carlo Del Prete”

di Mauro Favilla

Ho appreso dalla stampa che il consiglio di amministrazione della “Carlo Del Prete”, intende procedere alla vendita di Villa Niemack, per far fronte alle necessità finanziarie e per investire parte del ricavato nella manutenzione dell’edificio principale, sito in viale Carlo Del Prete, e che il Commissario straordinario, Francesco Lococciolo ha espresso il dissenso del Comune su tale operazione e che intende ricorrere al Tar.

Quale candidato sindaco alle prossime elezioni amministrative del Comune di Lucca vi rivolgo l’invito a non assumere decisioni precipitose e ad attendere l’insediamento della nuova amministrazione, poiché sono convinto che vi siano altri modi per risanare la gestione dell’istituzione Carlo Del Prete e vi siano molte ragioni per non mettere in vendita Villa Niemack.
In primo luogo, anche se non sono stati posti vincoli particolari dal donante (Maria Niemack), si deve conservare la destinazione a fini sociali di quei beni che sono stati lasciati a tale scopo – almeno finché possibile - e mantenere la proprietà pubblica;
in secondo luogo perché per la città sarebbe una scelta molto valida poter destinare Villa Niemack a sede dei servizi a favore dei diversamente abili, secondo il progetto già predisposto dall’Anfass, che potrà essere ripreso e portato a compimento.

Sono inoltre convinto che l'azienda “Carlo Del Prete” troverà un suo ruolo, ben definito ed economicamente garantito, nell’ambito dei servizi sociali della città.
L’Amministrazione Comunale può affidare ad organismi esterni l’espletamento di diverse funzioni sociali e potrà quindi ritagliare lo spazio operativo adeguato alla “Carlo del Prete”, che ha tanti meriti nella storia recente di Lucca e che può mettere a disposizione persone, mezzi e beni immobili di grande utilità.
Vi assicuro che è mia intenzione realizzare, d’intesa con voi, tale risultato, risolvendo anche i problemi economici della gestione, e assicurando continuità alle finalità per cui molte persone generose fecero donazione dei loro beni alla comunità lucchese.

Mi auguro che la vostra risposta sia positiva.

Lucca, 10 marzo 2007
Mauro Favilla

Torna all'indice dei documenti
Torna alla prima pagina