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Gianfranco Battaglia: un biennio nel consiglio della Polis. Il bilancio di una esperienza.

Occorre ridare al consiglio comunale la funzione di indirizzo politico.

Di Paolo Razzuoli

Gianfranco Battaglia e’ stato nominato componente del consiglio di amministrazione della Polis circa due anni fa, e da oltre un anno ricopre anche l’incarico di vicepresidente. Un periodo sufficientemente ampio per consentirgli di trarre un bilancio articolato della sua esperienza, per valutare con cognizione di causa la funzione che detta societa’ ha avuto in questi anni rispetto ai nodi dello sviluppo cittadino, per una riflessione meditata sul ruolo che la Polis potra’ giocare nel futuro, anche alla luce delle prese di posizione dei protagonisti della ormai imminente competizione elettorale.
Battaglia ha accettato di rispondere ad alcune mie domande, e per questo lo ringrazio anche a nome dei lettori di Fucinaidee.

D. Come valuti la tua esperienza nel consiglio di amministrazione della Polis?
R. “Complessivamente reputo tale esperienza positiva anche se spesso mi sono trovato solo, in consiglio di amministrazione, a sostenere determinate tesi."

D. di quali tesi si tratta?
R. “Occorre partire da lontano. La polis e’ un’azienda sana, florida, in forte espansione. La sua attivita’, tuttavia, si e’ sviluppata senza che il consiglio comunale esercitasse alcuna funzione di indirizzo politico e di controllo. Mancando tale indirizzo politico, si e’ accentuata una gestione che, sulla spinta della parte privata, ha accentuato gli aspetti del profitto su quelli del servizio pubblico. La mia solitudine, che mi ha portato anche ad espressioni di voto di dissenso (astensioni o voto contrario) deriva dal fatto che mi sono fatto portatore di istanze legate alla natura pubblica del servizio, quindi ad istanze presenti nella citta’.”

D. Puoi fare qualche esempio?
R. “Ad esempio sulle tariffe dei parcheggi, su ipotesi di utilizzo del mercato di Pulia, sul parcheggio della stazione, sul parcheggio della rotonda al Giannotti, sull’utilizzo della palestra Bacchettoni che a mio avviso deve essere adibita per uso scolastico per gli istituti del centro storico. Penso che questi esempi siano sufficienti per sottolineare l’impostazione che ho dato alla mia presenza in Polis.”

D. Certo che sono sufficienti ma come pensi che possa essere ripristinato un corretto rapporto fra istanze pubbliche e necessita’ di remunerazione del capitale privato?
R. “Premetto che ritengo che sia sbagliato pensare di abolire la Polis. Non solo perche’ vi sono dei vincoli contrattuali, ma anche perche’ l’utilizzo di capitale pubblico-privato nella realizzazione e gestione di servizi pubblici di per se’ non e’ affatto sbagliato. Opporvisi significherebbe proporre posizioni ideologiche che porterebbero indietro l’orologio della storia. La parte privata ha messo a disposizione un capitale iniziale che ovviamente deve essere remunerato secondo le regole dell’economia. Naturalmente la remunerazione deve essere entro limiti fisiologici e non deve assumere valori che sconfinano nella vera e propria speculazione. In sostanza occorre coniugare gli interessi dell’azienda, quindi anche del capitale in essa investito, con il progetto di sviluppo della citta’. Quindi il discorso si riporta inevitabilmente sul ruolo di indirizzo del consiglio comunale che, in quanto organo democraticamente eletto, ha il compito di dettare le linee dello sviluppo della comunita’ amministrata."

D. Quale sviluppo quindi vedi per il futuro del complesso delle cosiddette partecipate?
R. “Come dicevo sopra e’ – a mio avviso – sbagliato pensare di chiudere la Polis. Il vero problema e’, secondo me, quello dell’indirizzo politico e del controllo: un discorso quindi che approda alla Holding. Qui occorrono decisioni di discontinuita’ che la nuova amministrazione dovra’ assumersi la responsabilita’ di adottare. O la Holding viene abolita, oppure potra’ esserne ridisegnata la funzione e la struttura, lasciandogli l’aspetto meramente amministrativo-gestionale, e riportando nella sede appropriata, vale a dire il consiglio comunale, la funzione di indirizzo politico."

D. Quali sono state le realizzazioni piu’ interessanti della tua esperienza in Polis?
R. “Anzitutto come cittadino, ancor prima che come membro del consiglio di amministrazione della Polis, penso alla razionalizzazione di alcuni parcheggi, quale ad esempio il Palatucci, di cui una parte e’ stata destinata ai lavoratori occupati nel centro storico, l’ampliamento del parcheggio di Cittadella, che con poco investimento e’ stato realizzato, la razionalizzazione dei parcheggi alla stazione, molto piu’ funzionali rispetto a prima. C’e’ poi il parcheggio interrato della ex caserma Mazzini, che questo consiglio di amministrazione ha trovato sul suo tavolo, che e’ stato realizzato, se pur in maniera ridotta rispetto al progetto originario."

D. Si’ e’ vero che il parcheggio sotterraneo e’ stato ridotto ma l’aspetto speculativo, cioe’ quello residenziale, e’ rimasto inalterato; come si spiega?
R. “E’ proprio questo un classico esempio di mancanza di ruolo del consiglio comunale."

D. Veniamo ora a problemi del centro storico. Cosa ha realizzato la Polis per venire incontro a esigenze degli operatori economici?
R. “Qualche giorno fa e’ stato inaugurato un servizio di trasporto merci e bagagli dal parcheggio Carducci ai vari operatori economici, turistici ed anche artigianali, operanti nel centro storico. Un servizio che la Polis ha pensato ed ha affidato ad una cooperativa di giovani, che lo esercita con mezzi propri elettrici. Un servizio che potrebbe essere esteso al trasporto delle persone nell’ambito di una riorganizzazione del settore del trasporto pubblico."

D. Si osserva, da piu’ parti, l’eccessivo costo dei parcheggi esterni alle mura. Qual e’ il tuo pensiero?
R. “I residenti del comune di Lucca possono beneficiare di condizioni che, a mio avviso, rientrano nei parametri, anzi sono al di sotto, di ogni citta’ italiana. Nei parcheggi esterni alle mura acquistando una scheda prepagata, con la spesa di un Euro si puo’ sostare, nello stesso giorno, a tempo illimitato. mentre e’ da rivedere, per stimolare l’accesso al centro, il costo per i non residenti che dovrebbero godere di agevolazioni da studiare. Diverso appare il discorso sulla sosta all’interno della citta’, ove i parcheggi sono nel cuore del centro storico, a est la ex caserma Mazzini e a ovest la Lorenzini e Cittadella. le tariffe attualmente praticate sono inferiori a quelle praticate in altri centri storici. Non credo che sia utile stimolare l’ingresso in citta’ con le auto,mentre occorre migliorare la connessione fra parcheggi esterni e centro storico, mediante un serio impulso al trasporto pubblico, con mezzi ecologici, elettrici o a metano. Per evidenti ragioni la pedonalizzazione del centro storico e’ irreversibile e di questo dato occorre tener conto se vogliamo progettare un vero sviluppo della nostra citta’, uno dei centri storici piu’ pregiati di Italia, quindi una straordinaria risorsa economica a disposizione in una societa’globalizzata, nella quale noi dovremo puntare sempre piu’ sulla specificita’ del nostro patrimonio urbanistico, artistico e culturale.”

Lucca, 20 febbraio 2007

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