Fra scontro verbale e inciucio sostanziale.

Associazione "Liberta' e partecipazione".

La politica lucchese continua ad oscillare tra lo scontro verbale e l'inciucio sostanziale, mentre i problemi reali restano irrisolti.
Si pensi alla vicenda dell'Ospedale nuovo a S.Filippo. Nessuno lo ha chiesto, nessuno sa spiegarne la necessità, la popolazione è largamente contraria. Eppure va avanti indisturbato.
Deciso dalla Regione, ha il sostegno acritico di un centro-sinistra dipendente da Firenze. Ma cosa può determinare il silenzio complice dell'intero centrodestra (a parte il coraggioso impegno in contrario di "Per Lucca ed i suoi Paesi)?

Nella litigiosità generale, questo silenzio che si è verificato sull'intera vicenda è davvero sospetto.
E' lo stesso silenzio che si è verificato sull'intera vicenda della cessione della Cassa di Risparmio di Lucca. La più grave decisione degli ultimi decenni, che peserà negativamente sul nostro futuro, è stata assunta senza dibattito, nel silenzio generale. E perfino ora, anche di fronte all'evidenza dell'errore fatto, si tenta di impedire la discussione.

Infine, la Fondazione Banca del Monte. Dopo mesi di scontri all'arma bianca, un brutale accordo trasversale fra i Poli ha provocato le dimissioni dei rappresentanti della società civile Chelini e Martinelli e la consegna dell'Ente ai D.S., con i partiti della Casa della Libertà che si sono divisi ............gli strapuntini!

Temiamo che sia solo l'anticipo di ciò che sta per accadere: una Casa delle Libertà ormai in ritirata, che lascia campo libero ad una coalizione con tanta sinistra e poco centro, e si prepara ad un'opposizione di comodo e consociativa (come fatto in Regione per lo Statuto).
Le uniche novità positive, per il momento, sono la dichiarata volontà delle liste civiche di Lucca, Viareggio, Altopascio etc. di presentarsi per la Provincia in autonomia dai due Poli, e l'apertura di un'analoga riflessione entro l'UDC, volta a smarcarsi da un centro-destra con la vocazione alla sconfitta.
Ma occorre dare risposte forti, ed a breve termine, a due esigenze:

• 1) un programma coraggioso, che affronti i nodi reali della crisi economica della nostra Provincia, con concrete proposte che determinino l'uscita dalla propaganda e dall'immobilismo attuali;
• 2) una candidatura autorevole per la Presidenza della Provincia, che rappresenti questa nuova volontà di autonoma e coraggiosa iniziativa politica.

Lucca, 2 ottobre 2005

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